Lo strano caso di "The Hurt Locker vs Avatar"

Speciale Cineramnia

19 Luglio 2010   14:18  

Francesco Alò, critico cinematografico e storico collaboratore de "Il Messaggero", porterà alla nostra attenzione lo strano caso di "Avatar vs. The Hurt Locker". Del kolossal tecnologico di James Cameron abbiamo già parlato abbondantemente nell'articolo di presentazione di questa mattina, ma ora credo sia interessante concentrarci sul capolavoro incompreso di Kathryn Bigelow.


La pellicola che ha portato a casa l'Oscar 2010, infatti, ha una storia che definire stramba è poco alle spalle. Il lungometraggio in questione è uscito ben due anni fa, ma allora nessuno avrebbe potuto prevedere il successo che ha avuto in seguito. Presentato al Festival di Venezia nel 2008 passò praticamente inosservato, ed uscì nelle sale italiane il 10 ottobre dello stesso anno. In patria le cose non gli andarono di certo meglio, perchè fu distribuito addirittura un anno dopo rispetto al nostro Paese e solo in quattro sale in tutti gli Stati Uniti. In tali, disastrose condizioni incassò la miseria di 145,352 dollari. Attenzione, però, considerando la media dei cinema in cui fu proiettato, la cifra è altissima!


Nonostante tutti gli ostacoli incontrati durante il percorso, "The Hurt Locker" è riuscito a farsi apprezzare da molti critici e quindi a fare incetta di premi in vari festival cinematografici, fino ad arrivare al trionfo degli Academy Awards di quest'anno. Insomma, una bella storia quella di questa piccola grande pellicola, un davide in grado di battere il golia Avatar. La sfida tra ex coniugi (Cameron contro Bigelow) ha visto la moglie stracciare il marito con un prodotto costato molto meno, ma in grado di battere la concorrenza del campione d'incassi ai botteghini.


L'appuntamento con la lezione di cinema di Francesco Alò è per stasera alle 21.30.

 

Francesco Balzano

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