Locali notturni: gli studenti dicono 'no' ai residenti

'Dai residenti soluzioni restrittive'

23 Aprile 2008   22:06  

Ieri pomeriggio, mentre era in corso la riunione del Consiglio comunale, protrattasi sino alle 21 passate, il consigliere Enrico Perilli, delegato dal sindaco all’integrazione ed alle politiche giovanili, ha incontrato le rappresentanze studentesche. Terzo della serie di incontri voluti dall’amministrazione comunale per tentare di mettere ordine alla caotica e perdurante situazione legata al frastuono nelle ore notturne, dopo quelli coi gestori degli esercizi e coi residenti del centro storico, e prima dell’incontro, previsto per la prossima settimana, con le associazioni di categoria.  Presenti ieri in Comune i rappresentanti dell’Unione degli Universitari e di Azione Studentesca, che, seppur con delle sfumature sul modo di intendere la presenza di corpi di polizia durante le ore notturne, si sono detti fermamente contrari alle proposte avanzate dai comitati dei residenti, che avevano chiesto di fissare l’orario di chiusura alle 22,00 tutti i giorni tranne il giovedì e sabato per i quali avevano proposto le 23,00.  Alessia Ettorre, presidente del Consiglio studentesco, ha posto la questione della convivenza degli studenti in termini più ampi, proponendo all’amministrazione di avviare “un discorso più a lungo termine per la reale integrazione studentesca” continuando ritenendo “paradossale la richiesta avanzata dai residenti di effettuare controlli all’interno delle abitazioni occupate dagli universitari”.  L’UdU ha anche presentato un “documento per la cittadinanza studentesca”, nel quale chiede di rivalorizzare le aree periferiche della città, soluzione che potrà essere più lunga e costosa ma quella che certamente, sostengono, porti a risultati tangibili. Nel documento l’Unione degli universitari, rappresentata all’incontro da Chiara Juchic e Tino Colacillo, chiede di “aumentare gli spazi di aggregazione e socialità per decongestionare il centro storico; calmierare il mercato degli affitti; politiche sociali e culturali per favorire l’integrazione”. Tino Colacillo, nell’esprimere i suoi apprezzamenti per l’incontro, ha considerato le soluzioni proposte dai residenti restrittive e di corto respiro ma non risolutive, dicendosi favorevole al divieto di utilizzo di contenitori di vetro per la somministrazione delle bevande. L’UdU ha inoltre chiesto al Comune l’installazione di bagni chimici e l’aumento del numero dei cassonetti ed una loro più capillare dislocazione.  Anche per Ciaffone, Azione Universitaria, “le proposte dei residenti non hanno né capo né coda” perché, ritiene che “la soluzione non è quella di non far lavorare i gestori”. Per Au, poi, “il divieto di somministrazione alcolica dopo le 23,00 è ridicola in quanto verrebbe aggirata con l’acquisto delle bevande nell’orario consentito, che vengono poi consumate nelle strade e nelle piazze a tarda ora”.  Sull’idea del posizionamento di una stazione mobile delle forze dell’ordine durante le notti del giovedì e sabato in piazza Duomo, opinioni divergenti fra UdU ed Azione Universitaria, per i primi, infatti, l’idea è sconcertante e rappresenterebbe una militarizzazione del centro che non risolve i problemi, per i secondi la presenza delle forze dell’ordine può indurre il popolo della notte ad essere più disciplinato.  Non sembra proseguire per il meglio la strada della concertazione fra le parti, intanto, dopo l’incontro della prossima settimana con le assocategorie, la bozza di regolamento intraprenderà l’iter consiliare, con conclusione prevista per inizio giugno. (MS)


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