Luca era gay...e adesso è diverso

La recensione di "Diverso da chi"

19 Marzo 2009   08:31  

Regia: Umberto Carteni

Cast: Luca Argentero, Claudia Gerini, Filippo Nigro

VOTO: OOO

Piero, brillante politico omosessuale di sinistra, è felicemente fidanzato con Remo, critico culinario. La loro tranquilla vita quotidiana in un paesino del nord-est, viene stravolta dalla candidatura di Piero a sindaco. Può un gay avere chance di governare in un luogo da sempre schierato con i valori della destra? Nessuno ne è convinto, neanche il partito che lo ha proposto. Lui, da prinicipio un pò in sordina, comincia a crederci, ma gli serve un aiuto. Adele, meglio conosciuta come 'la furia centrista, sembra essere la più adatta, anche se tra lei e Piero c'è un abisso di valori a separarli. All'inizio, i due litigano su tutta la linea ma poi, grazie all'aiuto di Remo, il giovane riuscirà a conquistare 'politicamente' la sua vice, e nascerà una passione che li porterà a rivedere tutti i propri valori.
Piero è un gay, convinto, con due genitori che hanno accettato la sua omosessualità. Ha una famiglia, un gruppo di amici che lo amano e  una casa costantemente piena di gente. Vive con Remo, uomo dolce e comprensivo, capace di tenere a bada il compagno farfallone. Adele è una donna che crede fermamente nei valori tradizionali, tanto da applicarli alla lettera nella sua vita. Però, è sola, divorziata senza figli e senza un amico. Passa le sue giornate in cuicna a preparare manicaretti, per se stessa naturalmente.
Partendo da situazioni opposte (ed anche molto contradditorie), il gay che ama la sua famiglia entra nella vita di una donna all'antica abbandonata dai suoi cari. Si scontrano per dei valori che però sono molto lontani dalle proprie esistenze, solo perchè la politica gli chiede questo. Quando smetterano di bisticciare, la passione prenderà il posto della ragione e le loro marmoree convinzioni si sgretoleranno inesorabilmente. Piero è omosessuale ma ha una relazione clandestina con una donna. Piero è diverso, Ma diverso da chi? Vi sembra normale una femmina ultra-cattolica che va a letto con un frequentatore di gay-pride? Vi sembra normale che un anti-famiglia per eccellenza, abbia molti più parenti di quella che sembra la più classica delle massaie italiane? Decisamente, no.
"Diverso da chi" è un'enorme provocazione, che ci fa riflettere su come la politica sia ipocrita e lontana dalla gente, e su come prima di parlare di 'diversità', bisognerebbe dare un'esatta definzione di 'normalità'.
Umberto Carteni, regista esordiente che viene dalla pubblicità, dirige un gruppo di attori bravissimi nel non cadere nella forte tentazione di trasformare i propri personaggi in macchiette. La coppia Argentero-Nigro viene dal cinema di Ozpetek, e si vede. La loro coppia omosex è assolutamente normale: nessuno dei due si atteggia con mosse femminee, che rischierebbero di scimmiottare, più che rendere credibili, Piero e Remo. Nessun cambio di tonalità, niente di niente, ci troviamo davanti a due amanti come mille altri. Perfetta anche la Gerini nel cambio di ruolo da donna castigata e bacchettona a femme fatale super-sexy. Buona la sceneggiatura di Fabio Bonifacci, storico autore dei monologhi di Enrico Bertolino, che mette alla berlina la nostra società, con le armi del paradosso e dell'ironia.
Provoca, insomma, questa astuta commedia, un pò troppo teatrale ma assolutamente efficace nel dipingerci una realtà assurda e diversa. Ma diversa da cosa?

Francesco Balzano

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