Ludopatia in aumento, la diocesi di Sulmona in soccorso dei dipendenti

Di Ciano (Sert): "Molti casi sommersi"

30 Maggio 2014   10:40  

Una delle forme di dipendenza più diffuse degli ultimi anni, nonché una delle più pericolose, è senza alcun dubbio la ludopatia, capace come poche altre di ridurre in miseria le persone e, spesso, famiglie intere.

La dipendenza dal gioco d'azzardo può altresì essere ritenuta una conseguenza della crisi: la perdita dell'impiego o la mancanza di lavoro spingono infatti sempre più persone, ivi compresi moltio padri di famiglia, a tentare la sorte ai videopoker, alle lotterie o a vari siti di scommesse online.

Un fenomeno dunque in costante ed allarmante crescita, cui si sta interessando da qualche tempo la diocesi di Sulmona-Valva, che ha intrapreso il Progetto Policoro prefiggendosi come obiettivo la sensibilizzazione sull'argomento.

"La dipendenza fa leva sulla fragilità delle persone più vulnerabili e non le rende più libere" - ha detto al riguardo monsignor Angelo Spina - "ed abbiamo quindi deciso di intraprendere tale campagna per rendere più consapevoli dei rischi che corrono coloro che spendono tanti soldi nel gioco".

La ludopatia è da tempo anche nel mirino del Sert, il cui personale attualmente segue una decina di persone che accusano tale dipendenza. "Il nostro obiettivo è aiutarli ad uscire dalla dipendenza" - ha detto la dottoressa Elia Dora Di Ciano - "anche se il vero problema è costituito dai tanti casi sommersi, ossia riguardanti le tante persone che nascondono tale problematica".


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