Ma in Italia i terremoti si possono prevenire?

01 Settembre 2010   14:27  

A conclusione del summit di ieri in prefettura sulla situazione di allarme sismico nell'Alto Aterno abbiamo intervistato il sindaco di Capitignano Maurizio Pelosi, l'assessore comunale di Campotosto Ruggero Manzolini, il sindaco di Barete Donato Circi.

''I terremoti non si possono prevenire'' afferma a casua di un lapsus uno di loro, e questa frase offre lo spunto  per alcuni interrogativi: hanno poteri, competenze e mezzi sufficienti i sindaci a svolgere la funzione di protezione civile in caso emergenze o situazioni critiche come un persistente sciame sismico, con scosse sopra il 3.0? Perché la Protezione civile, quella con la P maiuscola, quella di Guido Bertolaso, che ha a disposizione risorse, mezzi e professionalità di altissimo livello, si occupa di grandi eventi tutto l'anno, dalle gite del Papa alle regate, mentre delega agli enti locali le azioni di prevenzione, che poi in Italia vengono quasi sempre disattese e sono la vera causa di morte, molto più dei terremoti, frane e alluvioni?
Perché in Italia si dà prova di grande efficienza come avvenuto a L'Aquila, solo dopo che la catastrofe è avvenuta? Perché è così difficile piazzare qualche tenda nelle frazioni dell'Alto Aterno, per far dormire sonni tranquilli a persone anziane che vivono oggettivamente in case che in caso di forte terremoto sono a rischio di crollo? Cosa impedisce questo intervento tutto sommato di modeste dimensioni e di evidente buon senso , chiesto dai cittadini stessi, che con le loro tasse pagano gli stipendi a chi si deve occupare della loro sicurezza? Forse la paura di creare un precedente, o perché se non si è fatto a L'Aquila, con quello che poi ne è conseguito, allora non deve essere fatto nemmeno a Montereale?

Parlando con le persone di Montereale e frazioni colpisce infine che nonostante un devastante terremoto alle spalle, nonostante mesi e mesi di sciame sismico, pochi sanno cosa fare, come comportarsi, quali precauzioni adottare in caso di forte scossa, come o dove mettersi al sicuro, in caso di evento sismico distruttivo. I Piani di emergenza sono cioè solo sulla carta, chiusi nei cassetti di chi dovere, e sono costati pure un bel po' di denaro pubblico.


Dal sito della Protezione civile nazionale:

Cosa fare in caso di terremoto

Prima del terremoto

• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.
Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.
Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto
• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti.
Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso
• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti
• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell'emergenza

Durante il terremoto

• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.
Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.
E' pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l'ascensore.
Talvolta le scale sono la parte più debole dell'edificio e l'ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.
Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all'aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.
Potrebbero crollare
• Stà lontano da impianti industriali e linee elettriche.
E' possibile che si verifichino incidenti
• Stà lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.
Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.
Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli

• Evita di usare il telefono e l'automobile. E' necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi


Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te.
Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l'opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.
Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.
In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.
Potrebbero caderti addosso

 

 


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