''Ma quale Contratto di fiume, vanno riparate fogne e depuratori!''

26 Novembre 2012   16:23  

Rìceviamo da Franco De Angelis, circolo politico e culturale ”Il popolo di Teramo'' e pubblichiamo.

''Il Popolo di Teramo si chiede se l'iniziativa dell'Assessore all'Ambiente della Provincia di Teramo, Francesco Marconi, riguardante il “ Contratto di fiume” evidenzi l'assoluta incapacità di tutta la filiera di questo centro/destra , nell'affrontare le problematiche sulla tutela e la salvaguardia dell'intero territorio e delle aste fluviali e sia utile solo alla sua visibilità politica.

Giova ricordare che la salute dei fiumi dipende, per il 90%, dalla qualità degli scarichi civili, dalle attività produttive e dalla efficacia dei rispettivi depuratori.

Chi gestisce attualmente fognature e depuratori?

Il Gestore delle risorse idriche è la Ruzzo Reti spa, il quale rappresenta i 40 comuni della provincia di Teramo, compresi i 17 comuni che hanno aderito al “Contratto di fiume”.

Inoltre gli stessi 40 comuni sono presenti nell' ATO 5 Teramano, oggi commissariata dalle Regione, che ha anche costituito un nuovo ente l' ERSI che è la nuova autorità d'ambito in materia di risorse idriche preposta al controllo dell'operato del gestore.

Ancora, l'ex Presidente dello stesso Marconi, oggi anche ex Presidente della Provincia di Teramo e oggi commissario dell'Ente, membro dell’ERSI e presidente dell' ASSI (assemblea dei sindaci del servizio idrico) è, quindi, persona informata su tutte le problematiche delle risorse idriche e aste fluviali.

Pochi sanno, e forse neanche l'Assessore Marconi e il Presidente Catarra, che da svariati anni la Ruzzo Reti S.p.A. ha presentato, per il risanamento delle quattro aste fluviali della provincia di Teramo, un progetto di fattibilità tecnico/finanziario per un importo complessivo di 123 milioni di euro, ivi compreso il risanamento, prioritario, dell' asta del l'alto Vomano che alimenta il Potabilizzatore di Collevecchio di Montorio, il quale fornisce la risorsa idrica per il 70% circa della popolazione della Provincia di Teramo.

Ma c'era proprio bisogno del contratto di fiume? Assolutamante NO! L'azione dell'Assessore servirà solo a creare la solita sovrastruttura improduttiva dove collocare energie, risorse umane e soldi sottratti ad altre attività!

Non sarebbe più utile, per chi ha a cuore i problemi reali del territorio, martellare i propri referenti politici per far finanziare un progetto, come quello della Ruzzo Reti spa, già pensato avviato e a disposizione di tutti?

Ma forse l'Assessore Marconi si è reso conto che a L'Aquila e a Roma, i suoi politici di riferimento contano come il due di coppe e non sono in grado di far finanziare le opere strategiche necessarie a conservare il nostro patrimonio naturale e quindi comincia a correre da solo, creando sovrastrutture inutili alla collettività ma funzionali alla sua futura campagna elettorale.''

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore