Macchina amministrativa, Febbo: D'Alfonso adesso intende esautorare il lavoro dei dirigenti e funzi

30 Ottobre 2015   11:43  

“L’onnipresenza del Presidente D’Alfonso ormai non conosce più limiti e adesso addirittura impedisce ai dirigenti e funzionari regionali di partecipare alle audizioni delle Commissioni consiliari (e quindi Vigilanza - sic !!!) previa sua personale autorizzazione.

Praticamente decide se mandare o non mandare e magari concordare il dire e il non dire”.

Questo il commento del Presidente di Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo dopo aver preso contezza dell’ultima lettera a firma del Presidente della Regione.

“Luciano Ovunque – spiega Febbo - che ha imposto il suo predominio assoluto e organizzativo all’interno della macchina amministrativa regionale sin dall’inizio adesso, con questa sua missiva indirizzata a tutti i dirigenti e funzionari regionali, è ancora più evidente.

Come non ricordare la nomina dei Dirigenti di sua fiducia che possono essere scavalcati dalla sua Super Direttore  visto i poteri conferitigli; la scelta e nomina di alcuni componenti della commissione Valutazione Impatto Ambientale (Via) sottratta al Consiglio;  la lettera, sempre a sua firma, dove ha preteso che le Delibere di Giunta, una volta adottate, per proseguire il loro iter e quindi essere restituite ai Dipartimenti competenti e quindi alla Commissione Vigilanza, nonché essere pubblicate, dovranno riportare apposito timbro di ‘visto’ del presidente; l’invenzione della modifica al Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale, la cosiddetta legge ‘ammazza-emendamenti’ (o bavaglio ) con l’intendo di mettere a tacere le opposizioni.

Il Presidente ha scelto e nominato in diversi Enti strumentali Commissari ad Acta politicamente riconducibili e vicini a lui, senza passare per il Consiglio è per la sua maggioranza, vedi Consorzio di bonifica Sud, Consorzio industriale Val Pescara, Abruzzo Svilippo, Teatro Marrucino, Ente Parco Sirente-Velino, Parco del Cerrano ecc... e come sta per accadere anche per Adsu e Arap.

Ormai credo – sottolinea Febbo - sia fin troppo evidente l’accentramento decisionale di D’Alfonso, in palese contrapposizione alle istanze dei consiglieri e degli assessori, i quali da tempo manifestano visibili segni di irritazione (Petrucci, Olivieri, Gerosolimo, Mazzocca e Monticelli) poiché il loro Presidente gestisce in prima persona segnalazioni e istanze territoriali, esautorando il loro radicamento locale e finanche l'appartenenza politica ( vedi nomina di uomini e donne provenienti dal cdx) 

 Infine – conclude Febbo -  con questa ultima trovata il Presidente della regione d’Abruzzo ‘Erdogan’, dove anche i dirigenti e i funzionari devono chiedere l’autorizzazione d’ufficio per partecipare alle Commissioni, dimostra chiaramente il suo pensiero e metodo di lavoro esautorando sia le funzioni essenziali della macchina amministrativa dell’Ente Regione  sia, soprattutto, l’intelligenza e libertà di azione dei suoi dipendenti”.

 


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