Macerie, ritardi nello smaltimento. Si attende il decreto

09 Dicembre 2009   13:58  

Procede a rilento lo smaltimento di quei quattro milioni e mezzo di tonnellate di macerie prodotte dai crolli del terremoto di aprile.
Un problema che rischia di ostacolare anche gli interventi di messa in sicurezza di molte parti dei centri storici dell'Aquila, delle sue frazioni e degli altri comuni del cratere.
Si susseguono nel frattempo gli incontri, a cadenza settimanale, del tavolo costituito dalla Regione di cui fanno parte anche la Provincia e il Comune dell'Aquila: la principale difficoltà resta quella di carattere procedurale.
C'è attesa per l'annunciato decreto del presidente del Consiglio Berlusconi che dovrebbe snellire le procedure attualmente in vigore che frenano le operazioni di sgombero e conferimento in discarica. Il provvedimento conterrebbe anche uno stanziamento di trenta milioni di euro per la realizzazione di nuove discariche.
Intanto si stanno prendendo in esame altri siti, da aggiungere all'unico ora attivo della cava ex Teges di Tempera, sui quali i tecnici di Ispra e Arta stanno effettuando le visite ispettive ambientali per la valutazione di idoneità.
Due i siti considerati per ora ottimali: uno a Bazzano e l'altro a Barisciano.
Il punto della situazione, nelle parole dell'assessore all'Ambiente Alfredo Moroni.

(MS)

 


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