Mafia nella ricostruzione, Pisanu: non abbassiamo la guardia

28 Febbraio 2011   16:00  

"Non possiamo permettere che le mafie si stabiliscano in Abruzzo passando per la porta dolorosa della ricostruzione". Lo ha detto il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, senatore Beppe Pisanu, nel suo discorso a conclusione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2010-2011 dell'Università dell'Aquila.

"A partire dai mesi di giugno e luglio 2009 - ha continuato Pisanu - abbiamo registrato vicende nelle quali si coglievano all'Aquila presenze inquietanti di Cosa Nostra, 'Ndrangheta e Camorra. Sono 16 le imprese interdette: 7 con sede legale nel Nord Italia, 5 nel centro in provincia dell'Aquila e 4 al Sud".

"Sapendo che la criminalità organizzata non rinuncerà ai suoi progetti sull'Aquila - ha concluso Pisanu - da un lato bisogna mantenere di alto livello l'impegno e la forza della magistratura e dall'altro bisogna mantenere alto il senso di una cultura della legalità da parte della società civile".

"La violazione delle leggi da parte di chi rappresenta lo Stato è più grave della violazione da parte di un singolo cittadino, soprattuto per il cattivo esempio che viene profuso". Ha detto ancora Pisanu nel suo intervento all'Aquila. "Ciò che è consentito al cittadino in quanto tale - ha continuato Pisanu - può non essere consentito moralmente a chi é affidato l'esercizio del potere. Se non ci sono limiti all'esercizio del potere non c'é democrazia ma assolutismo e arbitrio".

"Il senso dello Stato - ha concluso Pisanu - deve risiedere in maniera del tutto speciale in tutti coloro che amministrano la cosa pubblica. E' doveroso che lo Stato esiga dai cittadini il rispetto delle leggi, ma è ancora più doveroso che i cittadini esigano dallo Stato l'uguaglianza di tutti di fronte alle leggi".


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