Malattie croniche intestinali: il primo network regionale in Abruzzo

06 Dicembre 2012   13:01  

La nuova frontiera per la cura e l'assistenza dei malati cronici affetti da Malattie Infiammatorie Intestinali diventa realta' in Abruzzo con il primo network regionale intraospedaliero per la cura di queste patologie.

Sfruttando le potenzialita' delle nuove tecnologie il progetto si propone di mettere a sistema le competenze specifiche di diverse strutture ospedaliere per creare una rete informativa online che favorisca l'uniformita' dei trattamenti sul territorio e garantisca al paziente un'assistenza appropriata per tutto il delicato percorso di cura, dalla diagnosi della malattia fino al follow up.

Il progetto "Struttura interospedaliera ONLINE per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali" (Mici) e' promosso dall'Unita' di Fisiopatologia Digestiva della Struttura Universitaria-Ospedaliera di Pescara insieme all'Unita' di Gastroenterologia dell'Ospedale di Penne e all'unita' di Endoscopia Chirurgica dell'Ospedale di Popoli.

In Abruzzo le MICI colpiscono circa 1500 persone; ogni anno si registrano circa 5-7 nuovi casi per 100.000 abitanti per il Morbo di Crohn e 7-10 nuovi casi per 100.000 abitanti per la Rettocolite Ulcerosa.

A soffrire di MICI sono indifferentemente uomini e donne, per lo piu' tra i 20 ed i 40 anni di eta', in piena attivita' lavorativa e con un elevato bisogno di cure e interventi sanitari.

Queste malattie sono caratterizzate dall'alternanza di fasi di remissione completa a fasi di attivita' durante le quali la qualita' di vita dei pazienti e' fortemente compromessa cosi' come la loro capacita' lavorativa e le relazioni sociali.

"Per la gestione delle MICI, soprattutto nelle forme piu' gravi per le quali sono necessarie strategie diagnostiche e terapeutiche complesse, si rende necessario il coinvolgimento di un team multidisciplinare e l'attivazione di risorse e competenze specializzate - ha spiegato Leonardo Marzio, Professore Ordinario di Gastroenterologia dell'Universita' G. d'Annunzio di Chieti-Pescara.

"E' per questo che abbiamo deciso di sviluppare un network intraospedaliero a livello regionale che, valorizzando le specializzazioni di ciascuna struttura, sia in grado di seguire i pazienti a 360 gradi secondo la logica di una unica realta' polispecialistica".

Il progetto "Struttura interospedaliera ONLINE per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali" si basa sul presupposto che nei tre ospedali di Pescara, Penne e Popoli vi sono varie strutture Gastroenterologiche che, in aggiunta alle attivita' di base, svolgono interventi peculiari sia diagnostici che terapeutici come ad esempio l'ecoendoscopia, l'endoscopia interventistica sulle vie biliari, l'ecografia gastrointestinale, il test al respiro e i ricoveri sia come day hospital che come degenze ordinarie su posti specialistici dedicati alle malattie dell'apparato digerente.

"I vantaggi di questa organizzazione sono molteplici, da un lato si ottimizzano le risorse e si valorizzano le best practice a beneficio dell'intero sistema, dall'altro si garantisce ai pazienti un percorso di cura uniforme ed un'assistenza costante seguita dal gruppo medico coordinatore" - prosegue il Professor Marzio.

Per gestire al meglio le attivita' dei singoli reparti e favorirne il coordinamento e l'interazione reciproca e' stata istituita una cartella clinica computerizzata alla quale e' possibile accedere da tutte le strutture ospedaliere coinvolte nel progetto e con memoria centrale situata presso il Centro di Elaborazione Dati (CED) della ASL.

In questo modo il paziente ha la possibilita' di rivolgersi alternativamente ad uno dei tre ospedali sapendo che gli operatori sanitari possono visionare in tempo reale tutte le informazioni riguardanti lo stato di salute, la diagnosi, le terapie, le analisi e gli accertamenti strumentali cui il paziente e' stato sottoposto ed implementare le cure piu' adeguate sulla base del percorso terapeutico seguito fino ad allora.

I pazienti affetti da MICI attualmente seguiti presso le tre strutture di Pescara, Penne e Popoli sono circa 300.

A seconda dello stadio della malattia possono avvalersi dell'assistenza ambulatoriale, in day hospital o in regime di degenza ordinaria.

In tutti i casi l'uniformita' e l'appropriatezza del trattamento e' assicurata dall'adozione delle linee guida IG-IBD che aumentano la sicurezza e l'efficacia delle poche terapie oggi a disposizione di medici e pazienti per la cura delle MICI.

Le linee guida offrono, infatti, delle indicazioni terapeutiche basandosi sull'evidenza scientifica e l'esperienza clinica e sono quindi utili per decidere l'opzione terapeutica migliore da intraprendere a seconda della presentazione della malattia.


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