Maltempo, pressing su governo e Ue per ristoro danni alle imprese

14 Febbraio 2012   15:59  

"Gli effetti nefasti dell'ondata di maltempo si fanno sentire ma sto facendo pressione sul Governo, insieme agli altri Presidenti di Regione, affinche' ci sia un adeguato ristoro alle imprese colpite dall'imperversare di neve e gelo e si possa arrivare anche al differimento degli adempimenti fiscali". Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Gianni Chiodi.

"Va considerato - ha aggiunto - l'aspetto critico legato alle varie categorie di imprese, gia' colpite dalla crisi che hanno subito danni ingenti o hanno ridotto il volume di affari a causa del crollo delle vendite, all'impossibilita' di approvvigionamento e alla concreta difficolta' negli spostamenti. Massima vicinanza e attenzione della Regione rispetto a quanto sta accadendo. L'incontro con il Governo ha dato garanzia riguardo alla copertura delle spese straordinarie per fronteggiare l'emergenza (in pratica i costi per i mezzi e il personale impegnato nella pulizia delle strade e i soccorsi) per cui continueremo ad insistere sulla possibilita' anche di un ristoro dei danni alle imprese colpite". 

ABRUZZO, PRESIDENTE REGIONE CHIEDE FONDO UE SOLIDARIETA' 

Promosso dal Vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, di concerto con il Presidente Gianni Chiodi ed i Presidenti della Regione Lazio e Molise, si e' tenuto a Bruxelles un incontro sulla calamita' che ha colpito l'intero centro Italia. Tema dell'incontro la possibilita' della richiesta del Fondo europeo di Solidarieta' (FSUE) istituito con il Regolamento Ue 2012/2002 per far fronte a calamita' naturali particolarmente gravi come quella che ha colpito le Regioni italiane in questi giorni. Chiodi ha attivato immediatamente tutti i canali e le risorse amministrative disponibili per concorrere al coordinamento della richiesta dell'intervento comunitario. La Commissione europea ha mostrato massima disponibilita' nella fase di richiesta e grande attenzione per la valutazione della domanda. Presente all'incontro, oltre ai rappresentanti regionali, anche l'esperto della Commissione europea Johannes Wachter che ha illustrato le possibilita' e le modalita' di richiesta del fondo.

"Per l'assegnazione dei fondi europei - ha commentato il Presidente Chiodi - era indispensabile che venissero attivate da subito tutte le procedure idonee per dar seguito a quanto previsto dalla normativa dell'Unione. Ci siamo mossi immediatamente per mettere in atto tutte le iniziative necessarie per sostenere economicamente le attivita' imprenditoriali e agricole che hanno subito danni a causa della straordinaria ondata di maltempo. Da qui la necessita' di una collaborazione inter istituzionale, di un coordinamento tra Regioni che consentira' di stringere i tempi e di arrivare al piu' presto all'assegnazione dei fondi, cosi' come auspicato dal Vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani".

Nel corso della riunione e' stata confermata la necessita' di presentare una richiesta comune di tutte le Regioni per calamita' naturale di grande proporzione, in questo caso la stima globale dei danni deve raggiungere i 3 miliardi di euro che rappresenta la soglia minima tra danni pubblici e quelli privati, di quelli reali e quelli economici futuri stimabili e direttamente collegati all'evento. In questo caso agli eventi di questi giorni possono essere accomunati anche le eventuali calamita' dei prossimi giorni e anche delle altre Regioni oggi non coinvolte.

La richiesta di calamita' naturale di grande proporzione dovra' essere presentata dallo stato membro (Dipartimento della Protezione Civile) entro e non oltre le 10 settimane dall'inizio della calamita' (potrebbe essere preso come riferimento il decreto di calamita' emesso dal Governo). Le spese eleggibili sono quelle pubbliche, cioe' quelle non assicurabili dai privati: ripristino immediato delle infrastrutture e delle attrezzature come elettricita', rete idrica e fognaria, trasporti, viabilita', telecomunicazioni, sanita' e istruzione. Intervento della Protezione civile, vigili del fuoco e volontari, spese per raggiungimento dei villaggi isolati, elicotteri, spese per il primo intervento alle popolazioni come pasti, medicine e generi di prima necessita', riapertura aeroporti, porti, protezione beni culturali, ripulitura delle zone danneggiate ed eventuali danni successivi (valanghe ecc).

In questo caso, il Fondo di solidarieta' puo' intervenire fino al 2,5 % dei danni globali stimati (pubblici e privati). Nel caso non si raggiungesse con la stima totale dei danni la cifra dei 3 miliardi di euro, la richiesta sarebbe di disastro straordinario di carattere Regionale, si dovrebbe comunque presentare la domanda per tutte le Regioni coinvolte e si deve delimitare una zona unica dell'evento calamitoso che ha investito la maggioranza della popolazione e ha determinato delle ripercussioni sia sulle condizioni di vita che sulla stabilita' economica della Regione: lavoro, turismo, commercio ecc. Le spese eleggibili sono le stesse delle calamita' naturali di grandi proporzioni. In questo caso il fondo di solidarieta' interviene per un massimo di 75 milioni di euro. Il riconoscimento delle spese sara' retroattivo a partire dalla data del primo giorno di calamita'.


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