Manovra, Cgil L'Aquila chiede incontro a Monti. Trasatti: "Qui doppio colpo all'economia"

20 Dicembre 2011   09:29  

"Un incontro con il governo Monti e con i ministri competenti che si devono occupare dei problemi di questa città è ormai necessario e indifferibile" dice Umberto Trasatti, segretario provinciale della Cgil dell'Aquila.

"Lo è - spiega - perché una manovra economica che oggi grava sui soliti noti (lavoratori, pensionati e disoccupati) rischia di avere sul territorio terremotato l'effetto di un doppio colpo, innescando una spirale recessiva che affonderebbe l'economia del capoluogo.

D'altra parte i dati a nostra disposizione non lasciano spazio ad equivoci: la cassa integrazione straordinaria continua la sua corsa, quella in deroga cresce ed una parte dei lavoratori coinvolti (molti dei quali percepiscono 400 euro mensili) non torneranno al lavoro, il “più grande cantiere d'Europa” non si vede e le imprese edili mettono il personale in cassa integrazione, il commercio e il terziario danno preoccupanti segnali di sofferenza.

Tutto questo - prosegue Trasatti - accade per la crisi internazionale, ovviamente, per quella dell'industria ma anche per i problemi peculiari del dopo-sisma. Ancora oggi nessuno dei miracoli promessi da Berlusconi è stato realizzato, e tuttavia non si sono visti neppure gli interventi annunciati a favore del rilancio economico del cratere, né quegli investimenti straordinari e mirati dei quali si parla da quasi tre anni.

E' per questi motivi che la Cgil dell'Aquila proporrà al tavolo per l'economia, del quale fanno parte tutti i soggetti istituzionali, le imprese e i sindacati, di sollecitare e incalzare il premier Monti affinché il tema dell'Aquila, della ricostruzione e del rilancio economico torni velocemente nell'agenda del nuovo governo, se necessario con una serie di incontri con i ministri competenti.

Per un ultimo vorrei segnalare che l'annullamento dei fondi regionali destinati alle associazioni culturali, che segue alla pesante riduzione già operata lo scorso anno, mette in discussione non soltanto centinaia di posti di lavoro ma persino l'identità stessa del capoluogo di regione, che ovunque è conosciuto come città della cultura e della produzione artistica. Anche questa è una battaglia che la Cgil farà, a difesa delle istituzioni culturali e dei loro lavoratori, contro una visione della giunta regionale e del presidente Chiodi che non solo non prepara il futuro ma che colpisce anche le cose buone che si sono realizzate in decenni di attività.

Difficile in questa situazione - conclude Trasatti - augurare buone feste e un anno sereno ai nostri concittadini, ma lo facciamo lo stesso perché sappiamo che il capoluogo non si arrenderà ai suoi problemi e alle promesse di chi non sa o non vuole aiutarlo".


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