Di situazioni paradossali legate ad investimenti pubblici o privati se ne vedono tante in Italia, ma ad un appalto di svariati milioni assegnato ben 10 anni addietro e non ancora partito spetta di sicuro un posto di rilievo ra i tanti cai simili.
Era il 2004 quando la Asl di Pescara, per l'esattezza nella persona dell'allroa dg Angelo Cordone, bandì una gara per assegnare un appalto da ben 36,2 milioni di euro per la gestione dell'energia e della manutenzione degli ospedali di Pescara, Penne e Popoli.
Oggi, nel 2014, dopo che alla guida dell'azienda si sono successivamente alternati Antonio Balestrino e Claudio D'Amario, le due ditte vincitrici non hanno però ancora iniziato a lavorare, poiché non è mai stato firmato il contratto.
Tale ritardo nella consegna dei lavori, stando a quanto sostenuto da una segnalazione giunta sul tavolo del governatore D'Alfonso, costerebbe alla Asl ben 5.000 euro al giorno in più. Nel plico, di conseguenza, si richiede di intervenire per sbloccare la situazione.
L'appalto in questione ha comunque una storia decisamente travagliata, tra gare sospese, revoche e ricorsi vari. Dal plico emerge infatti come la Asl avrebbe inoltre dovuto affidare varie proroghe drante il periodo di sospensione della gara, oppure di come dal giugno 2006 il contratto avrebbe dovuto essere interrotto a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato, cosa che invecce non risulta sia avvenuta.
Le due ditte, nel frattempo, hanno proposto l'impugnazione, ma ad ora il Consiglio di Stato non risulta essersi ancora pronunciato.