Marco Risi: "I politici italiani? Tutti musicisti su una nave che sta affondando"

Il regista riceve la 'Targa Città di Torino'

14 Dicembre 2011   10:29  

In occasione della dodicesima edizione del 'Sottodiciotto Filmfestival', viene consegnata la 'Targa Citta' di Torino' a Marco Risi che si dice "felice per questo premio - a differenza di altre onorificenze che a volte ti consegnano - perchè unisce due sfere molto importanti per quella che è la mia idea di cinema: i giovani e l'impegno civile". L'edizione 2011 del 'Festival dei ragazzi' è infatti dedicata alla legalità, tema presente in molte pellicole del regista, tra le quali "Mery per sempre" (1989), "Il muro di gomma" (1991), "Il branco" (1994) e "Fortapasc" (2009).


La storia di Giancarlo Siani, giovane giornalista ucciso dalla camorra nel 1985, è stata molto apprezzata dalla critica, anche se non ha raggiunto vaste fette di pubblico. "Credo che l'eco di 'Gomorra' di Matteo Garrone abbia tolto al pubblico un po' di voglia di vedere il mio film. Non che si assomiglino per tema o struttura. Il film di Garrone è un capolavoro: un reportage di guerra ricreato con grande arte da uno dei registi più bravi che ci siano oggi in circolazione! Il mio è un buon film, ma è più classico. Certo, sono entrambi film duri e che fanno riflettere".


Pellicole che parlano di momenti difficili della storia italiana, come quelli che stiamo vivendo in questi giorni; cosa pensa di aver capito della situazione politica attuale? "Non molto, a dir la verità! -confessa candidamente Risi-. Mi informo, ma faccio fatica a capire quale sarà il nostro futuro. Ormai i politici sono dei giullari schiacciati dagli uomini della finanza mondiale. Se prima ne avevamo alcuni che suonavano la mazurca, ora ne abbiamo altri che si cimentano nel valzer. Ma sono comunque tutti musicisti su una nave che sta affondando". (ADNKRONOS/CINEMATOGRAFO.IT)


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