Marina La Rosa: "Quanti finti amici aveva Pietro Taricone"

Comincia con un rammarico ("Quest'intervista non avrei mai voluto farla”), la serie di dichiarazione rilasciate da Marina La Rosa, indimenticata gatta morta del primo Grande Fratello, a Vanity Fair. Anche lei, come molti protagonisti della tv, non si è ancora ripresa dalla tragica morte di Pietro Taricone. La ragazza è subito molto dura con chi ha approfittato della drammatica vicenda per apparire di nuovo in tv: "Gente che non lo vedeva da anni ne ha parlato come si fossero visti il giorno prima. Non sanno cosa sia il rispetto".

Il rapporto tra Marina e Pietro, invece, era rimasto autentico, tanto che lei è stata tra le prime ad andare a rendere omaggio alla salma di Taricone, in quel di Terni: "Non ci frequentavamo tanto. Ma ci sentivamo regolarmente. Io e lui, con il passare del tempo, eravamo riusciti a instaurare un rapporto solido e sincero. Eravamo uniti da tante cose: l'instabilità, per esempio, che ha sempre caratterizzato le nostre personalità e le nostre scelte di vita. Ci confrontavamo spesso. Ma sempre tenendo fuori il lavoro.".

Si erano visti l'ultima volta un mese fa: "Ed è stato il solito Pietro . Se capiva che stavi giù, che vivevi qualche difficoltà, era sempre pronto ad aiutarti, a invogliarti a fare, a non tirarti indietro. Era uno con le palle, merce sempre più rara".

Ciò che più ha turbato Marina è stato l'atteggiamento di alcuni ex-coinquilini, i quali, a suo avviso, hanno approfittato della morte del collega per avere un pò di visibilità in più: "Quel poco che ho visto in Tv mi ha fatto capire che tante persone non conoscono il significato della parola rispetto. Con quale faccia tosta persone che non lo incontravano da anni si sono messe a parlare di lui come se si fossero visti il giorno prima? Ma me l'aspettavo, sia chiaro".

La chiusura dell'intervista, però, è tutta per l'affetto mostrato dalla gente comune: "È stata incredibile la reazione della gente. Che mi ha sorpreso, ma fino a un certo punto. Al di là dei luoghi comuni, 'o guerriero e via dicendo, tutti quelli che conoscevano Pietro rimanevano affascinati dal suo modo di essere. Aveva un entusiasmo travolgente, che riusciva in qualche modo a trasmettere a chiunque lo avvicinasse. Si buttava anima e corpo in ogni cosa, era curioso, affamato di tutto. Era sempre a correre dietro a mille cose, Pietro. Era la persona più viva che io abbia mai conosciuto".

Francesco Balzano