Marineria in agitazione, si va verso una nuova occupazione dell'asse attrezzato?

In mattinata riunione decisiva, poi le decisioni

16 Maggio 2014   10:21  

Punto e a capo, la situazione del porto di Pescara. Nonostante il dragaggio sia da poco terminato, il canale sembra stia già tornando ai limiti della praticabilità, mettendo quindi nuovamente in discussione il lavoro dei marittimi, dal canto proprio pronti a nuove eclatanti proteste.

Aumentano infatti di ora in ora le possibilità che la marineria pescarese decida di attuare una protesta, forse addirittura di procedere ad un nuovo sit in dell'imbocco dell'asse attrezzato presso piazza Italia, esattamente come a metà aprile dello scorso anno, in modo da condizionare pesantemente la viabilità del centro del capoluogo adriatico.

Novità significative potrebbero giungere già in questa mattinata in una riunione dei marittimi presso la sede della loro associazione,nella quale si dovrebbe decidere se attuare immediatamente la protesta (in questa o in altre forme) oppurre attendere ancora qualche settimana, per verificare che alle rassicurazioni già pervenute seguiranno fatti concreti.

"Orientativamente, l'idea è di mantenere la calma ancora per almeno un paio di settimane" - ha affermato Giovanni Verzulli dell'associazione Armatori - "ma qualora la base dovesse decidere di protestare subito, lo faremo. Tutte le richieste da noi avanzate sono state chiarite, ma mancano le conferme, e come se non bastasse il porto sta diventando di nuovo impraticabile, e le stesse condizioni meteo degli ultimi giorni non giocano certo a nostro favore, impedendoci spesso di uscire in mare".

Le richieste della marineria sono sempre le stesse: i sei mesi di cassa integrazione, gli indennizzi per il fermo biologico dello scorso anno, i 2 milioni e mezzo di fondi europei per i danni derivati dalla chiusura del porto e la questione relativa al mese di maggio dello scorso durante il quale i pescatori non poterono uscire in mare per colpa del dragaggio. Il sottosegretario alla Pesca marittima Giuseppe Castiglione ha promesso l'istituzione a breve di un tavolo di discussione in Prefettura, al fine di trovare una soluzione a tali richieste.


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