L'ex presidente del Senato Franco Marini replica con una nota al vice presidente della giunta regionale dell'Abruzzo, Enrico Paolini, democratico ex Ds, che, in una intervista al 'Riformista' di oggi, sostiene che " 'loro', penso gli ex Ds, sono antropologicamente 'diversi' da quelli che provengono da Margherita e Sdi". E aggiunge poi che è "orgoglioso della gratitudine espressagli dalla Procura che conduce l'inchiesta abruzzese e - infine - che si era accorto da tempo che le cose in materia di sanità non andavano in Abruzzo".
"Intendo precisare tre cose con assoluta chiarezza", risponde Marini. "Primo: pur osservando le cose della Regione senza continuità per i miei impegni nazionali, particolarmente gravosi negli ultimi anni, voglio chiarire a Paolini, e comunque a chi la pensasse come lui, che questa presunta diversità non la vedo né in Abruzzo né a livello nazionale". "Secondo - prosegue l'ex presidente del Senato - sono contento per lui, per il pubblico apprezzamento rivoltogli dalla Procura di Pescara. Mi pare però che una persona che ricopre l' alta carica istituzionale di vice Presidente della Giunta regionale, abbia, dinanzi a comportamenti che ritiene gravemente scorretti, un dovere prioritario. Non quello del mugugno, se c'é stato, né quello di assentarsi dalle riunioni che ritiene delicate, ma affrontare a viso aperto le questioni, dare pubblicamente battaglia e, se serve, scindere le proprie responsabilità dimettendosi dalla carica. Questo innanzitutto per il rispetto dovuto ai suoi colleghi". "Terzo: sento di incertezze trasversali dentro il Consiglio regionale sulla necessità di andare subito alle elezioni. Questo perché si configurerebbe una qualche maggioranza che potrebbe durare fino alle elezioni amministrative dell'anno prossimo. Sono assolutamente contrario - conclude -, sarebbe una scelta sciagurata e dannosa per l'Abruzzo. Sono convinto che sia obbligatorio tornare subito al giudizio degli elettori".
"Non ho mai affermato la 'diversita' antropologica' dei Democratici di sinistra rispetto ad altre forze politiche, cosi' come non ho mai fatto riferimento o analogia ai fatti accaduti in regione Abruzzo nel 1992". Lo ha affermato il vicepresidente vicario della Regione Abruzzo Enrico Paolini, in riferimento ad un articolo apparso su "Il Riformista" che riporta una sua intervista. "Vero e' - ha aggiunto Paolini - che quando ci fu sottoposto il piano di rientro del deficit sanitario, ho presentato tredici punti di non condivisione rispetto alla bozza di piano. Questi punti in parte sono stati accolti e condivisi dalla maggioranza di governo".