Marino Paghera 20mila Euro di Tasca Sua: "Rappresentanza per Roma, ma Basta Assurda Polemica"

08 Ottobre 2015   06:57  

''Pagherò di tasca mia le spese di rappresentanza'' ma ''continuerò sulla strada del cambiamento e gli stessi cittadini giudicheranno". Così in una nota il sindaco di Roma Ignazio Marino, nel ciclone da giorni per le spese fatte con la carta di credito del comune di Roma, su cui la Procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta.

Pagherò di tasca mia spese rappresentanza - "In questi due anni ho speso con la carta di credito messa a mia disposizione dal Comune meno di 20.000 euro per rappresentanza, e li ho spesi nell’interesse della città. E’ di questo che mi si accusa? Bene, ho deciso di regalarli tutti di tasca mia a Roma e di non avere più una carta di credito del Comune a mio nome - si legge - Di che cosa si preoccupano oggi i romani? Dei rifiuti, dei trasporti pubblici o degli scontrini delle mie cene di lavoro? Ciascuno si dia la sua risposta e sono convinto che la stragrande maggioranza dei cittadini sia interessata ai problemi di Roma. Di questo mi sono occupato anche oggi. Ma non è mia abitudine eludere i problemi e sono stufo di tutte queste polemiche". "Ho già dato mandato alla Ragioneria di calcolare questa stessa notte al centesimo le spese di rappresentanza pagate con la carta di credito e domattina staccherò l’assegno per l’intera cifra, ivi compresi quei 3.540 euro investiti nella cena con il mecenate Usmanov, arrivata alla fine di una serie di incontri che hanno portato nelle casse del Campidoglio due milioni di euro. E’ grazie a quelle risorse che stiamo restaurando, tra l’altro, la fontana del Quirinale''.

'Ho messo io on line tutti gli atti dopo anni opachi e neri' - ''La mia decisione mette un punto, e adesso basta polemiche. Dato che alcuni hanno deciso di investire la Procura di questa vicenda, saranno i magistrati a ristabilire la verità. Ma una cosa è chiara - aggiunge - Sono stato io a mettere on line tutti gli atti di cui si parla in queste ore. Dopo gli anni opachi e neri è la mia amministrazione ad aver portato trasparenza. Faccio questo gesto per i romani, non per chi mi attacca".

'Avanti sulla strada del cambiamento' - ''Ma ora voglio che Roma guardi avanti, guardi all’impegno per il Giubileo, ai cambiamenti necessari perché i cittadini vivano meglio in una città più moderna e accogliente - sottolinea Marino - Guardo all’obiettivo giubilare, all’anno che si apre in anticipo l’8 dicembre e che si chiuderà a fine novembre del 2016. E’ una sfida che Roma, con lo sforzo di tutti i cittadini e con il concorso del governo, saprà vincere". "Io continuerò sulla strada del cambiamento e gli stessi cittadini giudicheranno''.

Nel frattempo l'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica per accertare se siano state legittime le spese del sindaco di Roma Ignazio Marino prevede tra i primi interventi del magistrato l'acquisizione di documenti in Campidoglio. Tra questi, quelli relativi all'aumento mensile del massimale di spesa a disposizione del primo cittadino. Massimale passato da 10mila a 50mila euro annuali. A sollecitare l'indagine come è noto sono state le compagini politiche Fratelli d'Italia e Movimento 5 stelle. Chiedono di stabilire se la carta di credito data al sindaco sia stata usata in maniera lecita. Oltre ad acquisire i documenti gli investigatori hanno anche in programma di ascoltare i titolari degli esercizi commerciali dove il documento di credito è stato presentato.

La documentazione riguardante le spese non istituzionali indicata da Fratelli d'Italia fa riferimento a spese di vario genere come per una tintoria, per l'acquisto di oggetti da destinare a celebrazioni religiose e all'acquisto per il buffet di un evento sportivo per una spesa di 7.143 euro.


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