Matteo Renzi: "Guardare alla Grecia, ma Porre Attenzione all'Europa"

04 Febbraio 2015   05:08  

Il premier Matteo Renzi ha ricevuto con il picchetto d'onore, nel cortile di Palazzo Chigi, il primo ministro greco Alexis Tsipras.

"Sono convinto che abbiamo tutti bisogno di leggere nel risultato delle elezioni greche il messaggio di speranza che viene da un'intera generazione di persone che chiedono di avere più attenzione riguardo all'interesse verso chi sta subendo la crisi". Lo ha detto Matteo Renzi al termine dell'incontro con Alexis Tsipras.

Poi ancora: "Abbiamo la stessa età ma veniamo da esperienze diverse e apparteniamo a famiglie politiche differenti, ma abbiamo in comune l'idea di restituire alla politica la possibilità di cambiare le cose".

"E' importante per le vicende che riguardano la Grecia, e non solo la Grecia, che ci sia un forte legame con le istituzioni europee", ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, al termine dell'incontro con il premier greco.

"Nonostante le differenze e diverse naturali opinioni sono molto contento di accoglierlo a Roma e lavorare insieme. Grecia e Italia condividono di essere superpotenze della cultura del passato e vogliamo lavorare per un'Europa che sia se stessa": così Renzi si è rivolto al primo ministro greco Tsipras dopo il faccia a faccia a Palazzo Chigi.

Quella per la crescita è una "battaglia non facile", ma abbiamo visto i primi risultati "durante il semestre a guida italiana, dal piano Juncker al rapporto dollaro-euro al Qe: pian piano qualcosa si muove". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi, al termine dell'incontro con il premier greco Alexis Tsipras.

"E' necessario un cambio in Europa, bisogna portare la coesione sociale e crescita al posto delle politiche di paura e incertezza", ha detto il premier greco Alexis Tsipras a Palazzo Chigi.

"Non è affatto formale dire che è stato un incontro costruttivo. Non ho parlato italiano ma con Renzi parliamo la stessa lingua. Se vogliamo parlare la lingua della verità occorre una svolta per la crescita che porti, attraverso riforme, a Stati più funzionali", ha detto Tsipras a Renzi.

"Ci serve il tempo necessario per la ripresa economica a medio termine che includa le necessarie riforme a tutto campo. Ma ci impegneremo con l'Ue a non creare nuovo deficit e raggiungere l'equilibrio di bilancio anche attuando le riforme", ha aggiunto ancora il premier greco.

Siparietto tra Renzi e Tsipras al termine dell'incontro a palazzo Chigi. Renzi ricorda che Tsipras ha detto che non metterà la cravatta finché la Grecia non uscirà dalla crisi. E impugnando un pacchetto spiega: "noi vogliamo dare una mano vera alla Grecia, che non vuol dire dare sempre ragione, ma siamo sicuri che ne uscirà e quando accadrà ci piacerebbe che il premier indossare una cravatta italiana". Tsipras, rigorosamente senza cravatta, ne ha così ricevuta una del semestre italiano ed ha risposto con un cd di canzoni tipiche greche.

"Mi metto alla tua sinistra anche se non è facile", ha scherzato Renzi con Tsipras riferendosi al podio per la conferenza stampa dopo il bilaterale a Palazzo Chigi. "Ho passato il primo anno da primo ministro accusato di essere un pericoloso uomo di sinistra in Ue e in Italia un pericoloso uomo di destra. Per me l'arrivo di Alexis è una benedizione!", ha scherzato Renzi scherza con Tsipras.

Borsa Atene risale a quota pre-voto, traina piazze Ue
Boom dell'11% con ottimismo su intesa, decennale greco al 9,2%
L'ottimismo sul dossier del debito fa tornare il sereno sui titoli di Stato greci e scatena fortissimi acquisti in Borsa ad Atene, che è aumentata dell'11% finale recuperando il livello pre-elettorale. Una corsa che ha spinto tutti listini europei e soprattutto i mercati dei Paesi 'periferici', con Madrid e Milano salite di due punti e mezzo. Secondo gli analisti il brusco movimento al rialzo è nato dalle ricostruzioni del Financial Times secondo il quale il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, vorrebbe proporre ai creditori uno doppio 'swap' sui bond in circolazione: uno per la sostituzione dei titoli detenuti dai governi della zona euro con dei nuovi prodotti indicizzati al Pil, mentre l'altro prevedrebbe la sostituzione dei titoli di Stato detenuti dalla Bce con delle 'obbligazioni perpetue'. Varoufakis non ha commentato, ma intanto la conferma che Atene non intende procedere a tagli unilaterali ha fatto tornare il sereno sui bond ellenici, con il decennale che ha recuperato oltre 130 punti base a un rendimento del 9,2% e il quinquennale migliorato più di 210 'basis point' a un tasso del 12,6%. E la Borsa non ha atteso, con aumenti a due cifre per le banche elleniche: National bank of Greece è salita del 20%, Pireus e Eurobank del 18%, Alpha del 14%, lo stesso rialzo dell'Hellenic telecommunications organization. Con il prezzo del petrolio che è tornato a salire spingendo i gruppi delle materie prime (Eni +3,7%), sono cresciuti ampiamente anche i listini di Londra (+1,3%) e Parigi (+1%) mentre Francoforte si è mosso più cauto con un aumento finale dello 0,5%, frenato dal calo del 4,5% di Rwe. A Milano molto bene le banche, con Bpm salita del 6,8%, Ubi del 6,1%, Banco popolare del 5,5% e Unicredit del 5% netto.

Varoufakis, a giugno chiudiamo la crisi greca
Parla il ministro delle Finanze di Tsipras, ecco il nostro piano

"Possiamo vedere la fine della crisi greca a partire da giugno", una crisi che non riguarda solo Atene ma tutta l'Europa: è la previsione che il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis consegna ad un numero ristretto di giornalisti italiani incontrati a Roma, dove è giunto per presentare le proposte elleniche al collega Pier Carlo Padoan. Prima di due incontri decisivi: con il governatore della Bce Mario Draghi domani a Francoforte e, giovedì, con il 'falco' del rigore tedesco Wolfgang Schaeuble a Berlino. Dalla crisi si può uscire, argomenta Varoufakis, "a patto che in Europa ci calmiamo tutti. Occorre un accordo ponte che ci dia il tempo, tipo un mese, o sei settimane a partire da fine febbraio (quando presenteremo il nostro piano dettagliato), per ottenere un'intesa, che poi attueremo a partire dal primo giugno. La nostra crisi inizierà a finire rapidamente. Sono ottimista. In Europa vogliono tutti una soluzione. Vedrete, se ci sarà l'accordo europeo, quanto velocemente arriveranno i capitali". Il piano del governo Tsipras si articola in quattro capitoli: "Riforme profonde, che rendano sostenibile la nostra macroeconomia; poi, il debito, che nelle nostre stime e in quelle degli esponenti della City da me incontrati è insostenibile, anche se molti dicono il contrario; terzo, politiche per risolvere la crisi umanitaria in Grecia, e infine la nostra proposta per l'Europa: la nostra crisi non si può risolvere se non si risolve quella europea, che ha a che vedere con il blocco degli investimenti". Essenzialmente, ha spiegato il ministro, divenuto ormai celebre per il suo look informale, Atene chiederà all'Europa di non bloccare i finanziamenti fino all'estate.

"Nel frattempo, prenderemo iniziative unilaterali e terremo il bilancio dello Stato in attivo". Atene proporrà di farsi consegnare subito dalla Bce i due miliardi di profitti fatti da Eurotower sui bond greci ("non vogliamo il resto della tranche") e trasformare il debito in mano alla Bce in bond 'perpetui' legati alla crescita. "L'Italia è un Paese dove è naturale venire per presentarci e spiegare che il nostro mandato è quello di iniziare una conversazione sull'Europa, che ancora non è mai stata fatta. Non abbiamo il monopolio delle buone idee, ma qualcuno deve iniziare a parlare, e alle volte sono i più disperati a farlo", dice, spiegando che il governo Tsipras "è nuovissimo, non abbiamo ancora avuto la fiducia, io stesso non sono ancora deputato. Ma siamo partiti per questo viaggio per presentarci ai partner europei e stabilire un buon rapporto di lavoro". Nessuno dei provvedimenti di cui si è parlato è stato ancora preso, ha precisato.

Dall'Italia quello che vuole Atene in questo momento è "un approccio più razionale nell'ambito dell'Eurozona. Spiego: la vostra economia è seria, è produttiva, dal punto di vista culturale, della manifattura, fate quasi tutto e quel che producete lo fate molto bene. Avete amministrato bene l'economia, avete raggiunto quasi un equilibrio di bilancio corrente, il vostro governo vi ha tenuto nei parametri di Maastricht, e avete anche un surplus primario. Eppure, nonostante questo, avete un debito insostenibile. Quando succede questo, vuol dire che c'è qualcosa di sbagliato nell'architettura dell'Eurozona. Se voi state così, allora la Grecia non ha chance". "E' ora di dire - secondo il ministro - che non c'è una crisi greca, italiana o irlandese, ma una crisi sistemica che deve essere affrontata sistematicamente, cosa che l'Europa non ha fatto, ma solo finto di fare".


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