Maxi sequestro beni per 10 milioni euro a imprenditore abruzzese

10 Novembre 2021   20:37  

Su richiesta della Procura di Pescara il G.I.C.O. esegue un maxi sequestro finalizzato alla confisca di beni mobili, immobili, partecipazioni societarie e complessi aziendali per oltre 10 milioni di Euro.

I militari del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Perugia hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di L’Aquila, su proposta dei Magistrati della Procura di Pescara, con il quale sono stati sottoposti a sequestro beni mobili, immobili, partecipazioni societarie e complessi aziendali, riconducibili ad un imprenditore abruzzese. Questo l’epilogo di una complessa ed articolata indagine delegata ed eseguita dal G.I.C.O. di Perugia.

Tutto ha inizio da accertamenti di natura patrimoniale eseguiti d’iniziativa dalla Guardia di Finanza nei confronti di un imprenditore ed i sui familiari caratterizzati da pericolosità sociale in quanto gravati da numerosi precedenti penali e carichi pendenti per reati di natura economico-finanziaria. Dallo screening della posizione dell’imprenditore analizzata è stata ricostruita in dettaglio la totalità degli asset patrimoniali e finanziari nella disponibilità, diretta e indiretta, quindi anche per interposta persona ovvero tramite familiari. Sono stati individuati beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie di valore assai sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Tali beni, secondo la ricostruzione eseguita, sono da ricondursi ad acquisti effettuati con i proventi delle attività illecite commesse nel tempo (plurime bancarotte fraudolente e reati tributari).

Il destinatario del provvedimento è stato ritenuto, ai sensi della normativa antimafia, connotato da pericolosità sociale fin dagli anni ‘80, infatti, oltre ad essere stato già condannato per bancarotta fraudolenta, risulta anche oggetto di recenti indagini e provvedimenti cautelari reali per reati tributari nonché per riciclaggio ed auto-riciclaggio.

L’intensa attività di indagine, durata più di 2 anni, ha disvelato l’origine del rilevante patrimonio del soggetto e dei suoi stretti familiari; è stata acquisita ed esaminata, con riferimento all’ultimo ventennio, documentazione bancaria ed amministrativa, contratti di compravendita dei beni e delle quote societarie, atti pubblici che hanno interessato, nel tempo, l’intero nucleo familiare investigato, verificando poi, per ogni transazione, le connesse movimentazioni sottostanti alla creazione della necessaria provvista finanziaria. Gli approfondimenti hanno consentito di collegare a livello temporale i fatti delittuosi rispetto alle acquisizioni dei beni non giustificati da altra fonte reddituale.

Tra i beni oggetto di sequestro, il cui valore stimato è pari ad oltre € 10.000.000, vi sono un resort in Sardegna, auto di lusso ed immobili ad uso abitativo ubicati in Abruzzo.

 


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