Maxi truffa Partite IVA: permessi, cittadinanze e sussidi ottenuti illecitamente scoperti!

24 Luglio 2025   15:16  

L’operazione “Immigration Scam” della Guardia di Finanza di Chieti smaschera 63 casi di frodi Partita IVA, con permessi e benefici ottenuti senza meritocrazia.

Un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Chieti, coordinata dal tenente Giancarlo Passeri, ha smantellato un’articolata rete di frodi fiscali tramite Partite IVA fasulle, ideata per favorire l’ottenimento di permessi di soggiorno e benefici sociali in forma illecita. I controlli, mirati all’effettivo svolgimento di attività imprenditoriale da parte di 74 titolari extracomunitari, hanno portato alla luce 63 dichiarazioni reddituali mendaci, sostenute solo da dati formali e prive di fatture o ricevute valide.

Tre consulenti fiscali sono stati individuati come complici nel sistema fraudolento, lavorando per l’invio di documenti falsi all’Agenzia delle Entrate. In totale, sono state inviate 54 richieste di cessazione delle Partite IVA, di cui 44 già eseguite, per impedire ulteriori condotte scorrette.

Le verifiche hanno anche rivelato che 19 persone avevano ottenuto illeggittimamente la cittadinanza italiana, mentre 52 beneficiari avevano percepito indebitamente misure assistenziali (redditodicittadinanza, assegno nucleo familiare, reddito d’inclusione), per un totale che supera 1,4 milioni di euro.

Il colonnello Michele Iadarola, comandante della GdF di Chieti, ha sottolineato che l’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto all’immigrazione clandestina e nella tutela delle risorse pubbliche, destinate a chi ne ha realmente bisogno. È stato annunciato che verranno richieste la revoca dei permessi di soggiorno e, se del caso, della cittadinanza fraudolentemente acquisita, oltre al recupero delle somme indebitamente erogate.


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