Maxisequestro a Silvi di abiti e accessori rubati
Un ingente quantitativo di abbigliamento griffato, accessori, computer ed utensili vari - tutta merce provento di furti - e' stato sequestrato nella notte dai carabinieri a Silvi all'interno di un appartamento nel quartiere denominato "Silville". Si tratta - dicono i militari della locale stazione, coordinati dal luogotenente Antonio Tricarico - di un vero e proprio covo. In particolare sono tati sequestrati 33 giubbotti da uomo, nuovi, di varie taglie, marche "La Martina", "Dolomite", "Hilfiger Denim", "Dekker Autentic", di pregio, tutti muniti di etichetta di vendita; 126 maglie uomo/donna, di varie taglie, nuove, marche "Aereonautica Militare", "Polo Hasn", "Albercrombe", anch'esse tutte munite di etichette di vendita.
E ancora: 16 paia di pantaloni da uomo, di varie taglie, di colore marrone e blu, marca "Blauer", anche in questo caso tutti muniti di etichette di vendita; 43 paia di pantaloni jeans uomo/donna, di varie taglie, colore blu/grigio, marche "Miss syster" e "Up"; 1 borsa da donna, di colore marrone, nuova, marca "Dek'Her", munita di etichetta di vendita con prezzo di 269 euro; 1 borsa tracolla da uomo, di colore marrone, nuova, marca "U.S. Polo Assn."; 2 cinture da uomo, in cuoio, di colore grigio e marrone, marca "Morado"; 1 paio di anfibi, nuovi, marca "Skywalk", di colore marrone; 1 personal computer desktop marca "Acer", mod. Aspire 5100, da cui sono stati eliminati tutti i dati identificativi esterni; 1 personal computer desktop marca "Toshiba", mod. Tecra; 1 motosega marca "Stihl"; 1 flex marca "Dewalt"; 1 disco per flex; 1 trapano marca "Dewalt". Tutta la merce e' stata sottoposta a sequestro operato nei confronti di quattro soggetti romeni domiciliati a Silvi. I carabinieri ora stanno svolgendo accertamenti mirati alla identificazione delle vittime dei furti e dove hanno sporto le relative denunce. Il sequestro e' il secondo effettuato dall'Arma di Silvi, il primo e' stato eseguito nel dicembre del 2011 quando sono stati sequestrati oggetti asportati in abitazioni nelle province di Ascoli e Macerata.
I militari hanno fatto sapere che sono riusciti a restituire l'80% degli oggetti ai rispettivi proprietari.
