Michele Santoro presenta "Comizi d'amore": "Torno in campo per uno stadio pieno"

Il giornalista interviene alla festa de 'Il Fatto Quotidiano'

13 Settembre 2011   12:41  

C'erano 5mila persone per festeggiare i due anni di vita de 'Il Fatto Quotidiano', il giornale diretto da Antonio Padellaro e Marco Travaglio. Alle celebrazioni era presente anche Michele Santoro, pronto a tornare sul piccolo schermo col suo nuovo programma, "Comizi d'amore": "Sono qua non per dire quello che faremo, per il semplice motivo che quello che faremo lo abbiamo già fatto vedere due volte a Bologna, con 'Raiperunanotte' e 'Tuttinpiedi'. Per cui, se vi piacciono quei programmi realizzati in maniera indipendente e grazie al vostro aiuto, noi quei programmi vogliamo rifarli".

La nuova trasmissione partirà ad ottobre e verrà trasmessa su una piattaforma che coinvolgerà tv satellitare, digitale terrestre e web: "Faremo circa 25 serate, per realizzare la trasmissione serviranno circa 250mila euro a puntata". Per raccogliere tale cifra, Santoro ha chiesto ai telespettatori un contributo di almeno 10 euro, considerato un gesto di fiducia che sarà sostenuto con i contributi del 'Fatto' e l'aiuto degli imprenditori televisivi (Sandro Parenza ed Etabeta).

Santoro, insomma, ha chiamato a raccolta i suoi fedelissimi aficionados, quei 5.4 milioni di italiani, in media, che rimanevano incollati davanti alla televisione per vedere "Annozero" nella passata stagione. "Voglio tornare a giocare, ma con uno stadio pieno", ha detto.

"Comizi d'amore" si propone di essere un momento di ritrovo televisivo per chi vuole un'informazione libera e senza editori. La trasmissione verrà realizzata da Michele Santoro, Sandro Ruotolo, Marco Travaglio e tutta la redazione che, per sei anni, ha fatto le fortune di "Annozero" e di Raidue. Non mancheranno, naturalmente, le vignette di Vauro. Il programma sarà visibile su una 'ragnatela' nazionale di emittenti locali, siti internet e un canale Sky ancora da definire.

"La gente che è seduta qui ad ascoltare, queste migliaia di persone che i partiti non riescono più a raccogliere, hanno diritto ad essere rappresentate come opinione pubblica? I pacifisti non avevano diritto a esistere come opinione pubblica organizzata? Perchè se questa opinione pubblica non ha diritto di essere rappresentata, questa non è democrazia", ha concluso il giornalista.

Francesco G. Balzano



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