Miglianico evacuata per bomba della Seconda Guerra mondiale fatta brillare

07 Agosto 2025   10:23  

Evacuati 88 residenti durante le operazioni di disinnesco e brillamento di un ordigno bellico risalente al conflitto mondiale, gestite con precisione e collaborazione straordinaria.

Ieri mattina a Miglianico si è conclusa con successo la rimozione e il disinnesco di una bomba d’aereo britannica risalente alla Seconda Guerra mondiale, individuata lo scorso 22 luglio nella località Carrareccia. Per garantire la sicurezza, sono stati evacuati complessivamente 88 abitanti dell’area interessata.

Le operazioni, iniziate alle 7 e terminate intorno alle 13, hanno visto il coordinamento delle attività di disinnesco direttamente sul posto a Miglianico, mentre il successivo brillamento dell’ordigno è stato eseguito a Canosa Sannita. L’ordigno, una bomba da 250 libbre a caricamento ordinario contenente alto esplosivo, rappresentava un potenziale rischio elevato per la popolazione e l’ambiente circostante.

Il lavoro è stato condotto con grande professionalità grazie a una stretta collaborazione tra diverse istituzioni e forze dell’ordine, sotto la supervisione del Prefetto di Chieti, Gaetano Cupello. In prima linea si è distinto l’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, guidato dal Colonnello Raffaele Fino, che ha coordinato le delicate operazioni di neutralizzazione dell’ordigno.

Accanto a loro, hanno operato il sindaco di Miglianico, Fabio Adezio, e quello di Canosa Sannita, Costanza Berardi, insieme al questore di Chieti, Leonida Marseglia. Fondamentale anche il contributo dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Provincia, dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, della ASL Lanciano-Vasto-Chieti, del Servizio 118, della Croce Rossa Militare e dell’ANAS.

L’intervento, condotto in piena sicurezza e senza incidenti, testimonia la capacità di gestione integrata delle emergenze in ambito civile e militare, oltre a sottolineare l’importanza delle procedure di prevenzione e controllo nel territorio. L’area è stata dichiarata nuovamente sicura e la popolazione ha potuto far ritorno alle proprie abitazioni nelle ore successive.

Questa operazione si inserisce nel più ampio contesto di bonifica degli ordigni bellici ancora presenti in diverse zone d’Italia, frutto dei conflitti del XX secolo, e rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione istituzionale possa tutelare la sicurezza pubblica.


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