Consensi unanimi a destra e sinistra alle parole del Vescovo Giuseppe Molinari registrate dai microfoni di Abruzzo24ore.tv:
''Molte persone - ha affermato Molinari - hanno mostrato ammirazione su come la popolazione aquilana e abruzzese ha reagito a questa tragedia sottolineandone la forza, la dignità', il coraggio e la religiosità', ma sembra che ci si aspetti tutto dallo Stato e dagli altri. Datevi da fare anche voi". Il Piano case - aggiunge Molinari - non basterà' per tutti? ma non basta dirlo, bisogna capire perché' il Piano Case non basterà'; bisogna capire se e' tutta colpa del governo o anche degli altri". "Sento - ha aggiunto - anche lamentele da parte di cittadini che vanno in Comune e in altre parti e non riescono ad avere le indicazioni giuste. E poi, ad esempio, si parla di una certa confusione nelle riunioni di condominio, e non credo - ha sottolineato l'arcivescovo - che dipende tutto dal governo".
Resta da eseguire una più attenta esegesi all'invito implicito del vescovo a non lamentarsi troppo e a non prendersela con il governo. La partecipazione contempla anche il dissenso e la proposta alternativa. La lettura secondo cui il governo e la Protezione civile fanno tutto mentre gli aquilani non reagiscono e vivono in uno stato di passività,
E' altrettanto vero infatti che la partecipazione alle scelte della ricostruzione da parte di cittadini e comitati, non viene di fatto favorita ed anzi è ostacolata da chi decide le sorti della città, ed in particolare da chi ha potere decisionale sugli appalti miliardari della ricostruzione.
Nella città degli uomini, a differenza della città Celeste, spesso la libertà di un uomo finisce dove comincia il business di altri uomini.
FT