Montesilvano: il sindaco Cordoma annuncia le dimissioni

28 Settembre 2010   19:57  

Il sindaco di Montesilvano (Pescara), Pasquale Cordoma (Pdl), annuncia in una nota di ritenere "doveroso rassegnare le dimissioni", alla luce di quanto avvenuto oggi in consiglio comunale, considerato che l'assise ha bocciato la delibera sul riequilibrio di bilancio. Il sindaco annuncia poi di aver gia' avvisato il Prefetto di Pescara, Vincenzo D'Antuono che, dice Cordoma, "domani incontrero' per rispetto dell'istituzione. Una scelta indispensabile - prosegue il primo cittadino - per non scendere a compromessi, ne' essere vittima di giochi di palazzo".

Cordoma spiega di voler "fornire la verita' di quanto accaduto oggi in Consiglio comunale". L'assise, dice il primo cittadino, "era chiamata a ratificare gli equilibri, ovvero l'atto che dopo tre anni di lavoro fa rientrare Montesilvano nel patto di stabilita', avviandola nella seconda parte della legislatura al rilancio degli investimenti e ad un alleggerimento della pressione fiscale. Nel corso della votazione - si legge nella nota di Palazzo di citta' - tre consiglieri del Pdl, i cosiddetti ribelli di area finiana ed il consigliere dell'Udc Oscaro Biferi, con la sorprendente astensione del presidente del Consiglio Vittorio Catone e l'assenza inaspettata del consigliere di Rialzati Abruzzo (lista civica che fa riferimento all'assessore regionale Carlo Masci), hanno votato con i consiglieri di centrosinistra impedendo l'approvazione della delibera".

Raccontando quanto accaduto il sindaco dice di "prendere atto di un evidente dato politico che porta i consiglieri di centrodestra a votare con le forze di opposizione e quindi a far venire meno una maggioranza politica di centrodestra del Comune di Montesilvano".

Ma, prosegue Cordoma, "non intendo sottrarmi alle mie responsabilita'", avendo in questi anni "duramente lavorato per conseguire gli obiettivi di risanamento del Comune e delle sue aziende partecipate, del rilancio degli investimenti e delle attivita' produttive, della ricostruzione di cio' che un sistema malato aveva abbattuto (esempio tangibile Palaroma) e avendo cercato le condizioni per ripristinare regole che diano certezze allo sviluppo urbanistico della citta'".

Cordoma conclude dicendo "di essere stato chiamato a governare la citta'" e di "averlo fatto al massimo delle mie potenzialita', se non mi e' possibile concludere il lavoro nel tempo che resta alla consiliatura preferisco ridare voce all'unico giudice che un politico, oltre alla sua coscienza, ha: i cittadini di Montesilvano". Cordoma vuole precisare pero' che "non vi e' alcuna giustificazione amministrativa nel non votare gli equilibri di bilancio, atto collezionato perfettamente e che avrebbe garantito ulteriormente il risanamento della citta'".

 


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