Moretti: l'attività sismica è nella norma

Il geologo dell'Università di L'Aquila sul sisma

01 Marzo 2010   12:34  

Una nuova scossa di terremoto a L'Aquila di 2.4 della scala Richter, una scossa di assestamento.

"Tutto rientra in una normale attività di assestamento geologico. Il terremoto che colpì la Calabria nel 1783 fu studiato da un medico che annotò ben 3000 scosse di assestamento in due anni. A L'Aquila ne stiamo registrando, dal 6 aprile, una decina di migliaia, la gran parte strumentali e sempre di minore intensità. Siamo nella normalità dei fenomeni sismici." Sono le parole del geologo Antonio Moretti, dell'Università di L'Aquila, che abbiamo voluto sentire per comprendere se l'attività sismica che ha colpito L'Aquila stia avendo una normale evoluzione o se, invece, possa esserci qualche anomalia, sopratutto in connessione con ciò che sta accadendo nel resto del mondo.
A gennaio del nuovo anno un terremoto di 7.3 ad Haiti e a fine febbraio un terremoto di 8.8 in Cile.

"Non c'è alcuna connessione tra questi fenomeni sismici - afferma Moretti - la terra è un motore unico ma tra questi eventi sismici, L'Aquila, Haiti e Cile non c'è alcuna connessione né diretta, né fisica. Terremoti come quello aquilano, ad esempio -spiega il geologo- se ne registrano almeno un centinaio l'anno. L'unica differenza è che a volte, come è accaduto, colpiscono zone densamente popolate. E' chiaro che un evento sismico genera dei nuovi movimenti, l'attivazione di una faglia fa sì che il terreno contiguo si posti a causa della spinta e, in genere, lo spostamento è della grandezza di qualche decina di chilometri l'anno." Spostamento che è di fatto un assestamento.

Moretti specifica che tali fenomeni avvengono a livello di crosta profonda. "Certamente il nostro appenino produce terremoti ed è destinato ancora a produrne -continua il geologo- ciò che bisogna capire è che in una vasta area geografica i terremoti di ampia magnitudo avvengono con grande frequenza, non sono lontani infatti i tempi di quelli dell'Irpinia. Sulle singole strutture, invece, i tempi sono più ampi, passano anche centinaia di anni."

Un aspetto interessante che Moretti mette in luce è che, se non c'è connessione tra diversi fenomeni sismici che avvengono nel mondo, c'è invece, ed è ampiamente studiata, tra i fenomeni atmosferici. Tempeste in Francia, in Spagna, notevole aumento della piovosità in questo inverno italiano che volge al termine. " Il rilevante aumento di temperatura registrato a livello mondiale, genera questi fenomeni. E' bene ricordare che l'aumento della temperatura favorisce l'evaporazione, quindi le precipitazioni, e ciò produce un progressivo mutamento delle aree climatiche, ad esempio quello dei deserti, dove si sta registrando un aumento di piogge." Le tempeste in Francia e Spagna nascono da un input di energia che, secondo il geologo Moretti continuerà ad esprimersi.

Tornando a parlare di terremoto il geologo dell'università di L'Aquila ribadisce chiaramente "l'attività sismica che si registra nelle diverse aree del mondo è normale. Non c'è alcun aumento di fenomeni. Basti pensare che il Cile non è affatto nuovo ad eventi così disastrosi, lì ci fu la più forte scossa del mondo pari a 9.5 della scala Richter. Le scosse che si registrano a L'Aquila sono tipiche di una normale attività di assestamento, e possono durare anni."

L'intervento del geologo Antonio Moretti si conclude con una riflessione: "l'attività della crosta profonda della terra è assolutamente nella norma. Ciò che c'è di anormale è che le persone dimentichino sempre gli eventi, e improvvisamente diventino inconsapevoli del fatto di abitare in una zona ad alto rischio sismico, come per esempio è l'intero arco dell'Appennino".

(Barbara Bologna)


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