Morta la giovane miss anti-Maduro ferita durante gli scontri in Venezuela

19 Febbraio 2014   19:53  

Il Venezuela è sotto choc per la morte di Genesis Carmona, studentessa 23enne e Miss Turismo dello stato di Carabobo. La giovane è morta nell’ospedale di Valencia dove era stata ricoverata in gravi condizioni dopo essere stata raggiunta da una pallottola alla testa durante una manifestazione di protesta dell’opposizione antichavista. Ieri decine di giovani sono rimasti feriti nella manifestazione dell’opposizione venezuelana. 

 

Negli scontri, che si stanno verificando in tutto il Paese, è stato ferito anche un sacerdote, José Palmar, nella città di Maracaibo: il religioso è stato raggiunto da pallottole di gomma e picchiato dai poliziotti durante una manifestazione degli studenti. «Palmar è stato colpito dai poliziotti e dai membri della guardia nazionale bolivariana mentre cercava di impedire un’ aggressione contro un gruppo di studenti diretto verso l’ufficio dell’organismo “Difesa del popolo” di Maracaibo», affermano i media locali. Sempre a Maracaibo, la polizia ha «aggredito due cronisti del giornale Panorama che stavano seguendo una marcia di protesta», hanno aggiunto i media, precisando che Palmar è ora ricoverato in una clinica. 

Intanto Maduro ha fatto sapere che il leader del Partito di opposizione venezuelano Voluntad Popular, Leopoldo Lopez - contro il quale era stato spiccato un mandato di arresto e che ieri si è consegnato alle forze dell’ordine al termine di un comizio tenuto davanti ai suoi sostenitori - è stato trasferito in un carcere situato fuori Caracas per tutelare la sua incolumità. «Noi salviamo la vita di suo figlio, che il Venezuela lo sappia», ha affermato il presidente rivolto al padre di Lopez. Secondo Maduro infatti, pochi giorni fa si è scoperto che «l’estrema destra di Miami e del Venezuela hanno mobilitato gruppi armati per uccidere Leopoldo Lopez e scatenare una guerra civile in Venezuela». Maduro ha comunque fatto presente che Lopez deve rispondere davanti alla legge dei suoi appelli alla sedizione e a disconoscere la costituzione: «Lopez deve rispondere davanti alla procura, ai tribunali, alle leggi della Repubblica», ha affermato. Il leader di opposizione era stato accusato di istigazione alla violenza dopo la marcia dell’opposizione di mercoledì scorso e che aveva avuto un bilancio di 3 morti, 66 feriti e 100 persone arrestate 


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