Morte Valter Catarra, il ricordo commosso del neo-sindaco D'Alberto

12 Luglio 2018   10:59  

Non ho avuto molte occasioni di frequentazione con Valter Catarra. Di lui mi ha colpito però, ogni volta che ci siamo visti, la disinvolta bonarietà, l’istintiva simpatia, la spontanea allegria. E’ difficile perciò, accettare senza un moto di incredulità che una persona così abbia trovato un destino tanto repentinamente avverso. 

Non credo di sbagliare se dico che Catarra, nell'assumere i ruoli pubblici e istituzionali che ha ricoperto, abbia come preservato queste sue preziose caratteristiche, che rimangono come una eredità cui, noi chiamati a nostra volta a ricoprire incarichi pubblici, forse possiamo guardare come un piccolo monito.Un suggerimento, non saprei quanto consapevole ma non per questo meno significativo, a non perdere noi stessi dentro le nostre funzioni, dentro le maglie che ingabbiano la nostra personalità, dentro ruoli capaci talvolta di spogliarci della nostra autenticità.

Ecco credo che la maniera migliore per ricordare e rendere omaggio a Valter Catarra sia questo riconoscimento a lui dovuto: essere stato sempre se stesso, essersi visto e impegnato in politica con il medesimo abito mentale e comportamentale con cui stava tra amici e conoscenti.

Non è il momento dei giudizi, dei resoconti, ma è questa l'occasione per fermarsi a guardare un uomo che ha immerso se stesso dentro la cosa pubblica con spontaneità e sincerità, senza interessi diretti e personali, con una umiltà che non è mai stata modestia.

Alla famiglia di Valter Catarra vadano i sensi della vicinanza miei personali e dell'intera città di Teramo.

 



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