Mostra di artisti contemporanei a Collemaggio

25 Novembre 2011   12:11  

Le opere di quattro grandi artisti contemporanei andranno a colmare temporaneamente i “vuoti” dei danni del sisma nella Basilica di Collemaggio col loro linguaggio di luce e colore, lanciando un invito a reagire costruttivamente a quella drammatica calamità naturale ma anche all’indifferenza di chi sembra aver abbandonato gli aquilani nell’impresa della ricostruzione.

Sono quattro pittori visionari che guardano all’arte come principio generatore da cui ripartire, come matrice di una nuova coscienza aurorale. Una rinascita e una nuova alba morali e sociali, auspicate.

Quattro grandi artisti che pur nelle diverse esperienze individuali hanno tutti attinto ad un’idea originaria (archè) dell’arte intesa come vocazione sensitiva e spiritualmente laica, con un’aspirazione al sublime: un sublime mediterraneo, magmatico, colmo di memorie archetipe tramite palinsesti dipinti in cui i segni di un umano universale si mescolano con quelli di un umano individuale. Sono sudari di luce perduta e ritrovata a frammenti, a flash rapsodici, i soli permessi nel mondo attuale, orfano dell’idea di totalità armonica.

Ecco allora la proposta di un dialogo emozionante fra tradizione e modernità nel cuore storico de L’Aquila attraverso le opere di quattro grandi artisti (uno scomparso e tre tuttora felicemente operanti) votati a diverse e personali modulazioni dell’Archè mediterraneo: Vasco Bendini, Luigi Boille, Marcello Mariani, Giulio Turcato. Va anche ricordato che la partecipazione di Mariani, artista aquilano che nel terremoto ha perduto la casa e lo studio, assume un valore ed una testimonianza fortemente emblematici.


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