Muore un Carcerato Rumeno a Opera, i Secondini: "Meno Uno!"

19 Febbraio 2015   04:22  

MILANO - Frasi da non credere da parte di alcuni degli agenti penitenziari del carcere di Opera e di altri colleghi.

Un botta e risposta scioccante che arriva dolo il commento del primo dei "secondini":

"Meno uno". "Un rumeno in meno", "mi chiedo cosa aspettino gli altri a seguirne l'esempio".

L'agente si riferiva al suicidio di un detenuto rumeno 39enne, Ioan Gabriel Barbuta, dopo essere stato condannato all'ergastolo nel giugno del 2013 per l'omicidio di un vicino di casa.

Nella pafgina fan di un sindacato degli agenti penitenziari, l'Aslippe, ne seguono altri sempre più duri ed incomprensibili.

"Noi poliziotti penitenziari - diceva nell'articolo un sindacalista del Sappe - siamo attenti alle difficoltà di tutti i detenuti, indipendentemente dalle condizioni sociali o dalla gravità del reato commesso. Il problema è però evidentemente come si declinano questa "attenzione e sensibilità".

Commenti che fanno venire la pelle d'oca: "Meno uno". "A me dispiace per i colleghi che si suicidano per soggetti come questo. Per lui no!", e ancora "chi se ne frega?", "uno de meno che lo stato non ha da magna..." e a chi faceva notare che i commenti erano fuori luogo la risposta era chiara: "Lavora all'interno di un istituto. Sono solo extracomunitari. Per fare questo mestiere devi avere il core nero".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore