Napolitano: ''Dopo il 6 aprile l'Italia seppe unirsi''

05 Aprile 2010   21:29  

"Un anno fa la terra d'Abruzzo è stata colpita dal devastante terremoto che si è abbattuto su L'Aquila e sulle zone circostanti. Una tragedia che ha provocato pesanti, inconsolabili lutti e gravi sofferenze alla popolazione, e che ha nello stesso tempo procurato danni ingenti al tessuto urbano e al prezioso patrimonio culturale e artistico di un territorio di antica civiltà. Di fronte a quei drammatici eventi, l'Italia ha saputo unirsi con esemplare slancio e generosità. L'azione di soccorso e di assistenza ha visto la mobilitazione rapida ed efficace di tutti i soggetti istituzionali e del mondo del volontariato". Lo afferma il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Napolitano ha ribadito la necessità di coesione anche per il Paese: "Nel ricordo delle vittime, rinnovo ai familiari sentimenti di commosso cordoglio e di vicinanza, anche a nome dell'intera Nazione, ed auspico che l'impegno di partecipe solidarietà manifestatosi in occasione del terremoto possa ancora sorreggere lo sforzo di ricostruzione del centro storico de L'Aquila e possa più in generale costituire un esempio per affrontare, con lo stesso spirito di forte coesione istituzionale e sociale, le sfide che il Paese è chiamato ad affrontare nell'attuale difficile fase economica interna e internazionale".
Elogiando la Protezione Civile, Napolitano entra anche nel merito delle recenti questioni sul suo funzionamento e si schiera sul versante di chi ritiene che non debba allargare troppo i suoi compiti: "Un modello organizzativo sviluppatosi e progressivamente perfezionatosi a partire dagli anni '90, dotato di poteri eccezionali e che ha raggiunto livelli di straordinaria efficienza, riconosciuti anche a livello internazionale. Un modello che e' chiamato a fronteggiare le calamità naturali e ad esse deve dedicarsi, senza perdersi in altre direzioni di intervento pubblico per ovviare alle lentezze di procedure ordinarie non ancora rinnovate e semplificate come è necessario da tempo".
Napolitano non lesina elogi a chi è intervenuto sul sisma. A cominciare dalla Protezione Civile "efficacemente diretta" che si è assunta le responsabilità operative e di coordinamento". Esplicito anche il riferimento ai Vigili del Fuoco "la cui bandiera ho voluto decorare in Quirinale".


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