'Ndrangheta nella ricostruzione, Biasini: "Non sapevo con chi avevo a che fare"

21 Febbraio 2012   10:52  

Il giovane imprenditore Stefano Biasini, in carcere dal 19 Dicembre, ieri è stato ascoltato per due ore dal pm Fabio Picuti.

L'accusa mossa nei suoi confronti è di aver agevolato l'ingresso della malavita calabrese in alcuni appalti legati alla ricostruzione aquilana.

L'interrogatorio ha riguardato l'interpretazione di alcune intercettazioni telefoniche che interessano l'indagato, per le quali Biasini afferma la sua completa estraneità ai fatti. Il ragazzo dice che al tempo non era a conoscenza della reale area di provenienza degli interlocutori e che se le telefonate non vengono interpretate adeguatamente si potrebbe fraintendere.

L'indagine che lo riguarda vede l'aquilano indagato insieme ai calabresi Antonino Vincenzo Valenti, Massimo Maria Valenti e Francesco Ielo.


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