Negri Sud, irresponsabile danno su presunti licenziamenti

03 Aprile 2014   21:20  

"La rappresentazione mediatica delle grande situazione di difficolta' della Fondazione Mario Negri Sud e' basata su dati ed informazioni fortemente fuorvianti, che non trovano formale riscontro nelle decisioni prese dal Consiglio di Amministrazione e discusse nelle settimane precedenti anche con i sindacati: cio' si traduce in un irresponsabile ulteriore danno non solo all'immagine ma alla credibilita' contrattuale del Negri Sud e un danno oggettivo ai suoi lavoratori".

E' quanto si legge una nota dell'istituto di ricerca Mario Negri Sud, dopo che martedi' i sindacati avevano annunciato lo stato di agitazione e convocato per il prossimo 7 aprile uno sciopero a Chieti contro l'intenzione del cda di procedere alla mobilita' per sessanta dipendenti.

La nota della Fondazione partecipata con pari quote da Regione Abruzzo, Provincia di Chieti e Mario Negri di Milano arriva l'indomani dell'incontro tra tutto il personale della Fondazione, il direttore scientifico Gianni Tognoni e il direttore amministrativo Tommaso Pagliani.

"Cosi' come documentato con i dati dettagliati che erano alla base delle decisioni del consiglio di amministrazione, inseriti nel piano di risanamento trasmesso anche ai sindacati, la situazione puo' essere cosi' riassunta - spiega la nota del Mario Negri Sud - c'e' un chiaro e prioritario bisogno di non aumentare la situazione debitoria verso il personale, che non percepisce stipendio dal settembre scorso; cio' puo' essere raggiunto con una cassa integrazione a zero ore per un numero di non meno di 30 lavoratori, nei settori privi di copertura finanziaria da almeno tre anni, e per altri 30 lavoratori parzialmente impegnati, per i quali prevedere una cassa integrazione al massimo al 50 per cento".

Misure che permetterebbero, continua la nota del Negri Sud, di "prendere ulteriore tempo per la concretizzazione delle tante richieste di commesse finora presentate, non toccando in nessun modo la produttivita' di ricerca della Fondazione da parte di gruppi che hanno progetti finanziati, anche a livello internazionale".

Quanto ai licenziamenti, il Mario Negri specifica che la misura del "licenziamento massivo di circa 30 persone sarebbe da assumere in assenza di un accordo sulle suddette condizioni richieste dal consiglio di amministrazione, provvedimento inevitabile per non chiudere le attivita' della Fondazione" 


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