Nella Giornata Europea della musica a L'Aquila ha vinto l'armonia

Solisti Aquilani e Società dei concerti "Barattelli" insieme

23 Giugno 2011   13:28  

La musica unisce le persone perché è un linguaggio universale, perché non non vive degli stessi  stilemi del linguaggio, perché dice di più della parola, senza il bisogno di parlare. Dove si fa musica non c'è guerra, ne è convinto anche Daniel Barenboim il direttore d'orchestra che in una stessa compagine musicale è riuscito a riunire giovani palestinesi e israeliani.

Di musica ha profondamente bisogno il nostro territorio ferito, dilaniato dal sisma, che tra le ferite conta anche la disgregazione sociale.

Fare musica insieme significa: ascoltare l'altro, non sopraffarlo, agire in sintonia con lui, alternarsi nel ritmo, sapere ascoltare i silenzi dell'altro, significa quindi anzitutto creare armonia. E chi fa musica quell'armonia la porta dentro di sé e la trasmette, nell'esecuzione, a chi ascolta.

Fare musica insieme donandola agli altri, gli ascoltatori, crea una magica comunicazione estetica, sensoriale, dove l'ascolto non è mai passivo, anche quando può sembrare, perché nessuno rimane immutato dopo aver ascoltato musica dal vivo. Qualsiasi essa sia.

L'armonia che la musica produce è quella di cui gli aquilani hanno bisogno. Ecco che tutte le iniziative dove si fa musica insieme sono fondamentali.

Uno degli ultimi appuntamenti di grande interesse si è svolto il 21 giugno nell'occasione della Giornata Europea della Musica. In quel giorno il concetto di armonia ha vinto su tutto.

Armonia tra le istituzioni: la giornata è stata organizzata in collaborazione tra I Solisti Aquilani e la Società aquilana dei concerti “B.Barattelli”.

Armonia tra gli elementi: musica e natura si sono sposati, offrendo al pubblico diverse possibilità di ascolto musicale, tra gli alberi, in una stanza, sotto le stelle.

Armonia sensoriale: dopo ogni momento musicale al pubblico è stato offerto un momento per il gusto con “l'ora del tè” e “l'ora dell'aperitivo”.

Potremmo parlare anche di armonia tra le generazioni.

La prima parte della giornata, che ha avuto luogo nel parco di Murata Giogotti, ha visto protagonisti i giovanissimi esecutori dell'Orchestra dei fiati “Laboratorio Ensemble” dell'ISSM Braga di Teramo diretti da Federico Paci.

A loro è stata data la possibilità di suonare in mezzo alla natura, condividendo un momento di grande libertà con il pubblico presente, foltissimo.

Dopo il momento dell'ora del thè, la volta di un trio di musicisti di grande classe ed esperienza: Francesco Mariozzi al violoncello, Vincenzo Mariozzi, clarinetto, Gerardo Chimini, pianoforte, per un concerto da camera con musiche di Brhams Beethoven e Rota.

Dopo il momento dell'aperitivo la musica è tornata all'aperto e sotto la volta ormai stellata è stato il momento di “Of any flowers” improvvisazioni su musiche di Monteverdi, Bjork, Drake, Jobim, Dowland a cura di musicisti dalle esperienze eclettiche Adolfo la Volpe, chitarre, laptop, oggetti sonori, Nando Di Modugno, chitarre e loop station e Marialuisa Capurso per la voce.

 

Tre momenti di musica nella giornata in cui in tutta Europa si celebra la “Festa della Musica” per non dimenticare che la musica non è una sola ma una pluralità di espressioni e di esperienze, come la vita.

Una giornata di festa, musica e armonia, di cui L'Aquila aveva davvero bisogno.

Barbara Bologna


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