Neroverdi rinunciatari ed in dieci per tutta la ripresa al secondo ko di fila. Messina-Chieti 2-0

02 Marzo 2014   17:48  

Nulla da fare per il Chieti di Tiziano De Patre, che esce sconfitto per la seconda volta di fila dal "San Filippo" di Messina con un passivo di 2-0, frutto di una rete per tempo, entrambe in finale delle rispettive frazioni, firmate dagli ex teramani Bernardo e Costa Ferreira, come se la maledizione derby intendesse continuare ad aleggiare sui neroverdi.

Un ko che non fa una piega, essendo la partita apparsa saldamente nelle mani del Messina dall'inizio alla fine, e sicuramente favorito anche dall'inopinata ed evitabile espulsione per doppia ammonizione, sul finale di primo tempo, di Lorenzo Cinque, reo di aver inferto un calcio in faccia ad un avversario. Un'espulsione ancor più penalizzante per essere avvenuta appena dopo aver subìto la rete dell’1-0, tale da costringere i teatini a disputare l’intero secondo tempo con un uomo in meno. Migliore in campo per i neroverdi, di fatto, il portiere Alberto Gallinetta, autore di interventi importanti senza cui il passivo avrebbe potuto essere decisamente più pesante.

 

De Patre, al rientro in panchina dopo due turni di squalifica, decide di confermare l’ormai tradizionale 4-4-2, ridando fiducia a Daleno al centro della difesa insieme al rientrante Di Filippo, con De Giorgi e Turi terzini, ed a Piccinni, di nuovo titolare a centrocampo al fianco di Giorgino, con Verna e Rossi sugli esterni. Berardino viene invece spostato in avanti come partner di Cinque, data l’assenza di Guidone, mentre vengono di nuovo dirottati in panchina Gaeta e Malcore.

I siciliani mettono subito in chiaro di voler fare sul serio, e già al 4' il portoghese Costa Ferreira impegna Gallinetta con una conclusione da circa 20 metri. Per attendere la prima emozione del match bisogna aspettare solo fino al 9', allorché Gallinetta interviene coi pugni su un cross dalla sinistra di Squillace, respingendo la palla sui piedi di Bernardo che, evidentemente sorpreso, non riesce però a ribadirla in gol.

I neroverdi, dal canto loro, sono consapevoli delle insidie della contesa e mantengono un atteggiamento difensivo, puntando evidentemente sul contenimento delle folate avversarie per tentare di agire di rimessa, in verità senza però mai riuscirci davvero, non portando alcun vero pericolo alla retroguardia peloritana.

Complice l'atteggiamento guardingo dei neroverdi, la gara sembra via via addormentarsi, ad eccezione delle incursioni di Squillace sulla fascia sinistra, un'autentica spina nel fianco per Verna e De Giorgi. Solo intorno alla mezz'ora Corona tenta la via del gol con una girata dall’interno dell'area, ma la sfera termina alta sopra la traversa.

L'esperto attaccante mette tuttavia lo zampino nell’azione che, al 43', porta il Messina sull'1-0: la sua conclusione poco fuori dall’area viene infatti smorzata dalla difesa, sulla sfera vacante si avventa l’ex teramano Bernardo che la deposita con freddezza alle spalle dell’incolpevole Gallinetta.

Al vantaggio dei peloritani in finale di frazione, assolutamente legittimo e meritato, va ad aggiungersi l'espulsione, a dir poco ingenua, di Cinque al 44', poiché l'attaccante, già ammonito, sferra un calcio in faccia al difensore messinese Ignoffo.

L'episodio taglia di fatto le gambe al Chieti, che va a riposo sotto nel punteggio e con un uomo in meno, situazioni che di certo non giocano a vantaggio di un tentativo di rimonta. Sin dai primi istanti della ripresa, infatti, il Messina scende in campo con lo stesso piglio del primo tempo, ed al 51' l'ennesima sortita di Squillace sulla corsia di sinistra mette Corona in condizione di segnare il raddoppio, ma un monumentale Gallinetta gli chiude lo spiraglio e mantiene intatte le speranze dei neroverdi.

Il Chieti, tuttavia, riesce a combinare poco o nulla in fase d'attacco, evidentemente condizionato dall’inferiorità numerica, ed i peloritani non faticano più di tanto a mantenere lo svantaggio, tentando anzi di pervenire al raddoppio in più occasioni.

La difesa neroverde però tiene banco, riuscendo a contenere le folate di De Vena, entrato poco prima al posto proprio di Corona. Nella sola occasione in cui l'attaccante giallorosso riesce a beffare la difesa, al 75', riesce a segnare, ma la rete viene annullata per fuorigioco. I siciliani insistono per mettere in cassaforte i tre punti, ed al 79' ci vanno nuovamente vicinissimi con Bucolo, che centra il palo con una staffilata da più di 30 metri sulla quale nulla avrebbe potuto Gallinetta, bravissimo all’85' ad opporsi ad una pericolosa conclusione di Squillace.

La difesa neroverde capitola però all'86', quando Costa Ferreira, anch'egli con un passato tra le fila del Teramo, riceve palla da Guerriera e da pochi passi deposita in rete il 2-0, che di fatto pone fine alle ostilità.

Pura accademia, difatti, i rimanenti minuti di gioco, che mandano in archivio una prestazione decisamente sottotono del Chieti, sicuramente influenzata dall'inferiorità numerica per l'intero secondo tempo, ma senza dubbio poco convincente sotto il profilo dell'atteggiamento sin dai primi istanti di gara.

Il secondo ko dell'era De Patre, che fa tornare i neroverdi al nono posto, in piena bagarre play-out, ed impone di conseguenza la necessità di tornare a fare i tre punti nell’incontro casalingo di domenica prossima contro il Sorrento.

 

Il tabellino

Messina-Chieti 2-0

Messina (3-4-2-1): Lagomarsini; Guerriera, D'Aiello, Ignoffo, Silvestri; Guerriera, Maiorano, Bucolo, Squillace; Bernardo (84' Caturano), Costa Ferreira (90' Franco); Corona (62' De Vena). In panchina: Mangini, Cucinotta, Simonetti, De Bode. All. Grassadonia

Chieti  (4-4-2): Gallinetta; De Giorgi (71' Malcore), Di Filippo, Daleno, Turi; Verna, Picinni (58' Bagaglini), Giorgino, Rossi (75' Gaeta); Cinque, Berardino. In panchina:  Fanini, Dascoli, Terrenzio, Quacquarelli. All. De Patre

Rete: 43' Bernardo, 86' Costa Ferreira

Arbitro: Mainardi di Bergamo   Assistenti: Manco di Vibo Valentia e Vecchi di Lamezia Terme

Ammoniti: D'Aiello, De Vena, Maiorano, Caturano (M), Cinque, Piccinni (C)

Espulsi: al 22' l'allenatore del Messina Grassadonia per proteste, al 44' Cinque (C) per seconda ammonizione

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