Nicchie di San Bernardino imbrattate, il colpevole potrebbe essere un graffitaro minorenne

Si stringe il cerchio intorno all'imbrattatore che nella notte tra venerdì e sabato ha sfregiato le nicchie della Scalinata di San Bernardino.

Secondo quanto scrive questa mattina il quotidiano Il Tempo, infatti, tutto lascerebbe pensare ad un giovane studente aquilano che frequenta l'ultimo anno delle scuole medie inferiori conosciuti da tutti come "Some", la stessa scritta riportata su un muro e all'interno di una nicchia con la vernice rossa.

Anche il Sindaco Cialente si era sentito in dovere di mettere una taglia di mille euro a chi forniva notizie utili per indviduare il colpevole.

Quelle quattro lettere «Some» all'Aquila si incontrano in diversi punti, stadio compreso e partendo dalla firma, quindi, risalire a un volto, a un nome e cognome non dovrebbe essere difficile.

Il giovane, stando a quanto riportato dal quotidiano, avrebbe anche lasciato un messaggio sul social network Facebook, con il quale declina ogni responsabilità:

"Ci sono giorni in cui non vorresti essere nato, giorni in cui non conosci cosa è giusto da cosa è sbagliato. Essere incriminato, sputtanato, masticato e poi sputato da una città che ormai ti vuole morto. Per cose che non ho mai fatto, ma tutto ti danno torto. E questa è la mia ultima lettera".

Sulla pagina facebook del giovane si troverebbero anche altri post, nei quali afferma di avere tutta L'Aquila contro,

"Mi hanno incastrato, se vi becco vi ammazzo, chiunque toy siate".

Dal giorno stesso dell'atto vandalico le forze dell'Ordine hanno iniziato le indagini anche se, qualora il giovane fosse ritenuto davvero responsabile, non sarebbe imputabile in quanto minore di 14 anni.

A rispondre del danno in questo caso sarebbero i genitori che, eventualmente, sarebbero condannati alle spese per la ripulitura delle nicchie.

Polizia e carabinieri stanno continuando ad effettuare dei riscontri ma al momento non ci sarebbero ancora elementi per chiudere le indagini.