Nichi Vendola in Abruzzo, il tour elettorale del leader Sel

22 Novembre 2012   07:37  

SCUOLA: VENDOLA, STUDENTI HANNO IL DOVERE DELL'AUTOGESTIONE 
Nichi Vendola 'benedice' il ritorno in piazza degli studenti. Si dice d'accordo con le proteste di questi giorni contro il Ddl di riforma della scuola. "Gli studenti hanno il diritto, anzi il dovere - ha detto il leader di Sel parlando a Teramo - di autogestire la scuola". Prendendosela poi con il governo Berlusconi ha aggiunto: "e' traumatizzante pensare che la Gelmini sia stata ministro dell'Istruzione. Resta un mistero dell'antropologia contemporanea. Formare i clienti ed educarli al mercato, questo ha fatto l'ex ministro".

Il centrosinistra - ha aggiunto Vendola- dovrebbe fare un mea culpa per aver pensato che la modernita' fosse paradigma aziendale. La sinistra ha scordato che la scuola e' una fabbrica che produce societa', le forme di coscienza e le gerarchie dei valori. La scuola di oggi e' stressata, e' in condizione di collasso totale. Migliaia di scuole sono in pericolo di crollo". Secondo Vendola "i palazzinari hanno ucciso a San Giuliano di Puglia (dove morirono tanti bambini per il crollo della loro scuola) e nella casa dello studente dell'Aquila, non i terremoti".

PRIMARIE CS: VENDOLA, RIPRISTINARE ART. 18 E STATUTO LAVORATORI 
"Il lavoro deve tornare al centro della politica e bisogna ripristinare l'articolo 18 e lo statuto dei lavoratori". Lo ha detto a Teramo il candidato alle primarie del centrosinistra Nichi Vendola. "Abbiamo bisogno - ha aggiunto - di un Paese piu' libero, dobbiamo cancellare il programma di acquisizione dei cacciabombardieri e destinare quei fondi ad altri bisogni".

CRISI: VENDOLA, PENSO CI ABBIANO INGANNATO CON STORIA SPREAD 
Nichi Vendola rifiuta il liberismo e da Teramo fa sapere che "gli Stati si sono indebitati per salvare le banche le quali hanno approfittato dell'indebitamento degli Stati sovrani. Penso ci abbiano ingannato con la storia degli spread. Hanno tentato di impedirci di capire la crisi. Coloro che l'hanno determinata vengono chiamati a risolverla".

 

GAZA: VENDOLA, GIOIA PER TREGUA ORA COSTRUIRE PACE 
"E' una notizia ovviamente che salutiamo con gioia, la tregua serva a costruire la pace". E' quanto ha dichiarato il candidato alle primarie del centrosinistra Nichi Vendola. "Credo - ha detto parlando a Chieti - che i missili su Gaza con la strage dei bambini e i missili sulla citta' sacra di Gerusalemme abbiano rappresentato uno strappo drammatico ed era insopportabile l'idea che questa recrudescenza militare avesse un sapore elettoralistico, che fosse legata a incombenze politico elettorali di alcuni dei protagonisti di questa vicenda".

"Oggi - ha aggiunto il leader di Sel - speriamo che quello che e' accaduto possa servire a varare non solo un periodo di tregua ma ad intavolare un nuovo tavolo della pace per poter riprendere i negoziati affinche' non sia una storia infinita quella che vede un popolo privo di una patria dei diritti - ha concluso Vendola - sottoposto a una occupazione militare che scaturisce da una concezione sbagliata dei diritti dei popoli".

 

PRIMARIE CS: VENDOLA A BERSANI, IN AGENDA MONTI NESSUNA EQUITA' 
"L'agenda Monti e' il contrario di equita' e lavoro". E' quanto ha dichiarato il candidato alle primarie del centrosinistra Nichi Vendola, a proposito dell'intenzione di Pier Luigi Bersani di aggiungere all'agenda Monti "equita' e lavoro". "Io costruirei un'agenda sui equita' e lavoro, immaginando che il taglio feroce degli elementi della rete di protezione sociale non aiuta l'Italia a guadagnare una via d'uscita dalla crisi - ha detto Vendola, a Chieti per la campagna elettorale delle primarie - il taglio del welfare non e' soltanto iniquita' sociale e' anche politicamente disastroso, economicamente inefficace e porta questo nostro Paese in una condizione di fallimento di crisi perfino generale, sociale e democratica".

Sara' con il premier che Bersani ragionera' di un futuro ruolo di Monti e lo fara' anche alla luce delle alleanze che sara' riuscito a costruire. Il segretario punta sempre a una coalizione tra progressisti aperta ai moderati, e per esempio ha avuto a piu' riprese parole di apprezzamento per la lista di Luca di Montezemolo, con cui condivide parole d'ordine come "ricostruzione e riscossa civica". Nei corridoi della Camera un'intesa con Montezemolo, o meglio con il mondo che va da Andrea Riccardi alle Acli e alla Cisl, viene data non solo come possibile ma come auspicabile e prima del voto, soprattutto se la nuova legge elettorale fara' scattare il proemio di maggioranza a un 40% cui il Pd non puo' sperare di arrivare da solo. Non e' un caso forse che di fronte a questo scenario Pier Ferdinando Casini abbia ammorbidito la linea sulle ipotesi di riforma del Porcellum e abbia augurato oggi a Bersani di vincere la primo turno. Per qualche giorno pero' il centrosinistra dovra' ancora fare i conti con le baruffe interne. "Nel caso dovessi perdere non faro' come tutti loro, perche' non voglio diventare come loro", ha scandito Renzi. Nel mirino come sempre la generazione in politica dall'epoca di Tangentopoli. "Sono l'unico che, un po' per eta', un po' per esperienza, non ha niente a che vedere con quello che e' stato fatto in questi 20 anni", ha assicurato. 
   Nell'elenco e' finito anche il leader di Sel. "Vendola nel 1998 fece cadere il governo Prodi. Adesso pensano di vivere tutti nel tempo di 'Smemoranda', ma diciamo le cose come stanno", ha spiegato Vendola. "Per me essere di sinistra significa smettere con le facce che non risolvono i problemi", ha incalzato.

Ma che la sinistra di Renzi non sia la stessa di Vendola e' anche il leader di Sel a rivendicarlo. "Non bastano i giochini di parole, le boutade, il battutismo di cui ci ha dato un repertorio infinito il sindaco di Firenze. Sinistra vuol dire testimoniare valori, cultura che ha a che fare con la possibilita' di dare la voce agli ultimi", ha ricordato. 
   E poi non e' il caso che Renzi parli di smemorati. "'Italia non dimentica i suoi ripensamenti su Marchionne e la Tav", ha ironizzato Vendola. "Bersani ha la forza degli apparati di partito, Renzi ha la benedizione del mondo della ricchezza e dei soldi, io sono la sinistra, sono l'idea di cambiamento che e' l'alternativa all'agenda Monti", ha ribadito. 
   La querelle a distanza ha galvanizzato i deputati bersaniani. "E' uno scontro per la vice-candidatura...", ha ironizzato un parlamentare della maggioranza del Pd. L'impressione tra chi sostiene il segretario e' che si stia esaurendo la spinta propulsiva di Renzi che ormai e' in campagna elettorale da oltre due mesi mentre di fatto Bersani ha inaugurato la sua ufficialmente appena un mese fa.

Nessuno e' disposto a scommettere sui numeri, ma la sensazione diffusa e' che Bersani possa staccare nettamente Renzi anche se difficilmente ce la fara' al primo turno. Molto dipendera' dal numero dei votanti ed e' per questo che dal quartier generale di Renzi criticano previsioni sull'affluenza considerate del tutto insoddisfacenti. "Solo due milioni di elettori domenica alle primarie vanno bene per Bersani ma fanno male al Pd. L'obiettivo e' 4 milioni", ha chiarito Lino Paganelli, rappresentante di Renzi nel comitato delle primarie. 
   Tutto lascia presagire pero' che alla fine agli 8.300 gazebo andranno in tanti. "Credo avremo un milione di registrazioni" online, e' la previsione di Bersani, le primarie "saranno un successo, una festa dei progressisti". 
   Intanto si fanno i conti in tasca ai candidati. Bersani ha aggiornato le cifre sul suo sito: 72.852 euro di donazioni su conto corrente e 11.552 online, per un totale di 84.404 euro, a fronte di 35.297 euro di spese tra comunicazione e organizzazione di eventi. Renzi ha raccolto 155mila euro di donazioni, ma mancano ancora i finanziamenti alla sua fondazione: le spese registrate sono invece 40mila euro, cui vanno aggiunti i 100mila euro spesi per la Leopolda, secondo i calcoli fatti da Roberto Reggi. Fra i tre principali candidati, solo Vendola e' in rosso: a fronte di 22.975 euro raccolti in donazioni registrate sul sito, ha speso 36.122 euro.

 

PRIMARIE CS: VENDOLA, CENTROSINISTRA PRESO DA SIRENE LIBERISMO 
"Il centrosinistra ha molto peccato in questi ultimi decenni, ha sentito la suggestione delle sirene del liberismo, ha pensato che fosse modernita' considerare un modello aziendalistico buono per la scuola e la sanita'". Lo ha detto il candidato alle primarie del centrosinistra, Nichi Vendola, rispondendo in diretta da Chieti al Tg3 ad una domanda su Renzi. "Il centrosinistra ha ceduto sulla rappresentanza del mondo del lavoro - ha aggiunto Vendola - se oggi i lavoratori sono in questa situazione e' anche colpa di questo centrosinistra che e' stato lungamente in vacanza. Io penso che questo va cambiato, bisogna recuperare parole antiche e modernissime come giustizia sociale eguaglianza solidarieta' e dare rappresentanze, calore, al mondo dei giovani precari e dei lavoratori che vivono questa crisi drammatica".

GOVERNO: VENDOLA, MONTI BIS? PENSO DI PIU' AI MIEI NIPOTI 
"Non ho una grande passione per il futuro di Mario Monti penso di piu' ai miei nipoti e al futuro di una generazione che e' stata condannata a studiare con la scuola della Gelmini". Lo ha detto Nichi Vendola, a Chieti per un incontro della campagna elettorale delle primarie di centrosinistra, a proposito del futuro istituzionale di Mario Monti. "Piuttosto che di quella di coloro che sono nel palazzo, mi voglio occupare della carriera dei giovani che non riescono ad entrare in un mercato del lavoro segnato dalla giungla del contratto a tempo determinato dove il lavoro e' merce povera e sporca".


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