Niente convenzione con ricercatrici, calo assistenza oncologica a domicilio

Da giugno stop ad assunzione di nuovi casi

22 Luglio 2014   09:50  

Brutte nuove per i pazienti che, all'Aquila, necessitano di visite oncologiche a domicilio: l'associazione onlus "L'Aquila per la vita", fondata ben otto anni fa dal dottor Giampiero Porzio, sta accusando notevoli difficoltà nel garantire assistenza a tutti.

Dallo scorso giugno, infatti, l'associazione si vede costretta a seguire solo i "vecchi" pazienti, a causa della mancata convenzione dell'Asl con due dottoresse, nel frattempo divenute ricercatrici universitarie, con la spiacevole conseguenza di non poter garantire lo svolgimento dell'attività di assistenza come in precedenza, e nonostante al riguardo vi siano state varie sollecitazioni.

"La vicenda è passata sotto silenzio per evitare che ci fossero strumentalizzazioni politiche" - ha affermato il dottor Porzio - "dato che la situazione ha iniziato a farsi sentire verso fine marzo e quindi nell'imminenza delle elezioni regionali. Da giugno, in ogni caso, siamo impossibilitati a prendere altri pazienti, essendo rimasti in quattro e dovendoci occupare anche del reparto".

Il ridimensionamento dell'assistenza fornita dalla onlus (ben 22.000, infatti, le visite fornite) ha però allarmato anche l'amministrazione comunale, col sindaco Massimo Cialente che ha domandato alla Asl le ragioni di tale disimpegno per un servizio di indubbia utilità e che, col tempo, era tra l'altro diventato uno dei fiori all'occhiello della sanità aquilana.


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