''Niente fondi regionali per la funivia di Prati di Tivo''

09 Giugno 2012   16:08  

Niente fondi, dopo la riduzione dei finanziamenti regionali del 2011, per gli impianti di risalita della funivia di Prati di Tivo sul Gran Sasso, nel Comune di Pietracamela (Teramo).

Lo denuncia il consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini, alla luce dell'interpellanza presentata oggi in consiglio regionale, al governatore Gianni Chiodi.

" La societa' Gran Sasso Teramano spa ha chiuso l'esercizio 2011 con una perdita di oltre 700 mila euro perche' sta pagando degli interessi per un mutuo contratto per impianti di risalita gia' realizzati e da finanziare con i fondi Fas promessi dalla Regione Abruzzo - dice Ruffini.

La riduzione e' stata operata dalla Giunta regionale nel mese di giugno 2011, quando la stessa ha rimodulato il Piano Fas prevedendo una diminuzione della quota a disposizione degli impianti funiviari di Prati di Tivo (da 12,5 milioni di euro a 11,4 milioni di euro).

Ad oggi si deve inoltre tenere conto che la Gran Sasso Teramano spa ha gia' pagato circa 2 milioni di euro per gli interessi sui mutui contratti, una cifra considerevole che andrebbe ad abbattere ulteriormente l'eventuale disponibilita' del FAS per gli impianti di Prati di Tivo".

Un altro fatto che fu denunciato dal consigliere Ruffini e' quello del Protocollo d'Intesa per il rilancio della montagna che in data 17 febbraio 2011 venne sottoscritto a Roma d'intesa tra Governo, Regione Abruzzo, Provincia dell'Aquila ed altri Enti locali per lo sviluppo degli impianti sciistici dell'aquilano. Nel protocollo che individuava 70 milioni di euro per gli investimenti, non c'era il comprensorio del Gran Sasso teramano.

"Su questa vicenda la risposta del Presidente Chiodi - dice Ruffini - non mi ha soddisfatto perche' ha affermato che l'esclusione del comprensorio sciistico del Gran Sasso dal Protocollo d'Intesa per la montagna e' dovuto al fatto che non erano stati presentati dei progetti specifici. A noi risulta esattamente il contrario, infatti la Gran Sasso teramano spa gia' nel 2010 aveva avviato una fase programmatoria e progettuale per il periodo 2010-2015. Questo Protocollo, come dissi quasi un anno fa, assomiglia tanto ad una grande bufala". Il Presidente Chiodi ha comunque assunto l'impegno che le aree del teramano escluse vengano finanziate attraverso una parte dei 100 milioni di euro che l'Abruzzo ha ottenuto di recente grazie a delle premialita'


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