Nine, il film che ha tradito Fellini

In anteprima la recensione di Nine

15 Gennaio 2010   09:14  

Nine

Regia: Rob Marshall
Cast: Daniel Day - Lewis, Marion Cotillard, Penelope Cruz, Judi Dench, Fergie, Kate Hudson, Nicole Kidman, Sophia Loren, Ricky Tognazzi, Elio Germano, Valerio Mastandrea, Roberto Citran, Martina Stella
Genere: Musical
Durata: 121 minuti
Voto: O 1/2

Film maker universale, Guido sta per iniziare la produzione del suo attesa nona pellicola, Italia, quando, improvvisamente perde sia l’amore che la vena creativa e la sua vita inizia ad andare a rotoli. Circondato da un gruppo di donne bellissime, l'amante, la tentatrice Carla, la moglie, la devota Luisa, Claudia, la musa ispiratrice, la costumista, la fidata Lilli, una seducente giornalista di Vogue, una prostituta che gli ha insegnato tutto quando era piccolo e l'amata mamma. Guido cerca ispirazione e una possibile redenzione.
C'era una volta 8 1/2 di Federico Fellini, un'autentica opera d'arte del cinema italiano, che ha ispirato generazioni di autori con la sua poetica follia. Chi di voi non ricorda Marcello Mastroianni divincolarsi su un set molto simile ad un circo, tanto amato dal cineasta riminese, usato spesso come metafora della vita? L'idea del regista in crisi, è stata poi ripresa anche da Bob Fosse in All That Jazz e da Woody Allen in Sturdust Memories. Questo ad ulteriore riprova del fatto che il lungometraggio del 1963 ha scritto un pezzo di storia della settima arte, meritando di essere lasciato in una teca, al pari di un gioiello prezioso da proteggere e custodire gelosamente. Eppure, qualcuno ha aperto il prezioso scrigno, gettandone il contenuto in pasto al cinema commerciale, sezione che mal si addice ad 8 1/2 e a Fellini in generale. Se lo avete apprezzato, insomma, e ne sentite la mancanza, comprate il dvd e riguardatelo finchè non sarete sazi, perchè l'originale non ha nulla a che vedere con questo Nine, prodotto di bassa lega, capace di attrarre il pubblico solo per le tante star presenti nel cast.
Rob Marshall tradisce Fellini, forse perchè non ne conosce nè la vita nè la filmografia. Sembra quasi essere stato costretto a dirigere questo musical, orrendo, sconnesso, senza capo nè coda. Personaggi totalmente inventati (dove l'ha vista la giornalista di Vogue?), una sceneggiatura che non riprende neanche un pochino la scrittura del suo antenato. Le canzoni, poi, composte appositamente per l'occasione, sfiorano più volte il ridicolo per poi caderci con tutte le scarpe grazie all'idiota canzone eseguita da un'inutile Kate Hudson. Per il resto, sono tante le stelle viste ed intraviste in questa autentica parata: Penelope Cruz, Nicole Kidman, Fergie (la cantante dei Black Eyed Peas), tutte bellissime ma nessuna incisiva. Al loro fianco due dive di un tempo ormai passato del calibro di Judi Dench e Sophia Loren, adagiate su un personaggio creato da anni e con ormai più nulla da dire. Fanno capolino anche i nostri Elio Germano, Valerio Mastandrea, Ricky Tognazzi e Martina Stella, presenti più per farsi conoscere al di là dell'Oceano che per reale convinzione nella bontà del prodotto. Le uniche note positive del disastro costato milioni di euro sono le convincenti prove dei protagonisti Daniel Day Lewis e Marion Cotillard (sua l'unica prova canora degna di nota). Tutto il resto è noia...e profanazione!

Francesco Balzano

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