No bipartisan alla centrale a biomasse di Bazzano

03 Settembre 2013   16:32  

No bipartisan alla centrale a biomasse di Bazzano. A seguire le prese di posizione delle Le donne PD e del consigliere del pdl Daniele Ferella:

Donne del Pd: "Necessario un movimento che coinvolga partiti, movimenti e associazioni a tutela del territorio"

La posizione delle democratiche riguardo la realizzazione della centrale biomasse a Bazzano è chiarissima "Siamo contrarie alla realizzazione di un impianto che andrebbe, tra l'altro, ad essere localizzato in una porzione dell'area aquilana già ampiamente interessata da consumo di territorio" - dichiara Gilda Panella, coordinatrice delle democratiche, e aggiunge: "All'incontro delle donne PD abbiamo ritenuto utile la partecipazione dell'Assessore Alfredo Moroni che, in qualità di amministratore, ha seguito la vicenda negli ultimi due anni e che anche nel corso della riunione ha ribadito la netta opposizione dell'amministrazione comunale alla realizzazione dell'opera. Lo stesso Consiglio comunale, - ricorda - a seguito di un ordine del giorno, ha espresso la propria contrarietà alla realizzazione della centrale."

Alla riunione delle donne PD del territorio aquilano ha partecipato inoltre Patrizia Righi, democratica e donna impegnata nei movimenti che si oppongono alla realizzazione della struttura.

"Con i contributi di queste due presenze abbiamo avuto l'opportunità - afferma la coordinatrice - d'intavolare una discussione fondata su basi di concretezza, avvalendoci delle competenze di chi segue la questione biomasse da lungo tempo"

E conclude : "Nel nostro territorio in seguito al sisma del 2009 l'urbanizzazione ha subìto veri e propri stravolgimenti e l'area Paganica-Onna-Monticchio, ma in particolare la prima, ha visto moltiplicare il numero dei residenti soprattutto per via della realizzazione di progetti c.a.s.e. e m.a.p.; risulta quindi ancor più inopportuna l'edificazione della centrale in un'area tanto intensamente popolata; in ragione anche di questa considerazione le democratiche ritengono essenziale la nascita di un movimento dell'intero territorio, una realtà che coinvolga partiti, movimenti, associazioni; tutti insieme a tutela del nostro territorio."

Ferella: ''Auspico un no che non sia strumentale''

''Non può che rallegrare il risveglio delle coscienze che, negli ultimi giorni, ha portato diversi esponenti politici ad aderire al “no alle biomasse”. Auspico soltanto che l’appoggio di questi politici, amministratori della Provincia e del Comune, non voglia essere solo strumentale in vista del prossimo appuntamento elettorale.

Il dubbio può sorgere visto che si tratta di assessori e consiglieri che sono in carica già da alcuni anni, sicuramente da quando i territori di Paganica e Bagno insorsero contro l’impianto.

In particolare l’assessore Moroni (che apprendiamo solo oggi, dalla stampa, essere contrario) parla di un suo impegno al riguardo nell’ultimo anno e mezzo, ricordando un ordine del giorno votato in Consiglio comunale che impegnava l’amministrazione a fare quanto possibile per evitare che questo progetto vedesse la luce. Una cosa è certa. Se, come dice, impegno c’è stato, ci saranno verbali e atti che lo testimoniano e sarebbe cosa opportuna, ai sensi del dovere di trasparenza, renderli pubblici.

Aggiungo inoltre che qualche mese fa, in un incontro a Paganica, il responsabile della filiera di approvvigionamento dell’impianto a biomasse ha espressamente parlato di un accordo, raggiunto con il Comune dell’Aquila, per utilizzare il verde derivante dalle potature pubbliche. Ma come, l’assessore, seppure tardivamente, dice a parole di essere contrario all’impianto e stringe a accordi con chi sarà deputato a fornire il combustibile allo stesso?

Sono molti gli interrogativi e i dubbi nati intorno a questa vicenda e dovranno essere tutti chiariti poiché, per capire se siamo ancora in tempo a scongiurare la realizzazione dell’impianto, ci sarà bisogno della massima limpidezza nel ripercorrere tutti i passaggi che hanno portato fin qui.

Nel frattempo l’unica reale iniziativa, presa per tempo e sulla quale i cittadini ancora possono sperare, è quella del ricorso al Tar, che verrà discusso nel mese di novembre.''

 


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