Non c'è traccia dei verbali: 11mila multe a rischio annullamento all'Aquila

Una autentica beffa, quella che rischiano di subìre il Comune ed il corpo di polizia municipale dell'Aquila, a causa di una controversia derivante dall'affidamento in gestione degli autovelox.

Una determinazione dirigenziale dell'aprile 2005, infatti, prevedeva l'affidamento del servizio a ditte private, prevedendo inoltre la gestione "in economia" dei rilevatori di velocità, dalla fornitura alla "posa in opera" alla rilevazione delle infrazioni fino al "trattamento" delle multe attraverso la gestione informatizzata dei dati per l’emissione dei verbali stessi.

In base a tale determinazione, ora, una ditta affidataria del  servizio autovelox ha richiesto al Comune il pagamento di circa 17.000 euro Iva compresa, richiesta che tuttavia rischia di rimanere bloccata, anche alla luce di alcuni pronunciamento della Cassazione su casi simili avvenuti in passato.

In base ad alcune indiscrezioni, infatti, negli ambienti amministrativi si starebbe puntando a "congelare" il pagamento della somma richiesta in attesa di scartabellare gli archivi alla ricerca delle "pezze d’appoggio" per liquidare le spettanze domandate.

Da alcuni controlli già effettuati, inoltre, risulta che presso il comando della municipale non vi sarebbe nemmeno uno dei circa 11.000 verbali per eccesso di velocità che la ditta esterna ha trattato tra il 2005 ed il 2008. In conseguenza di ciò, l'amministrazione comunale rischia dunque di dover restituire i soldi delle contravvenzioni ai cittadini che le hanno pagate, nonché dei punti della patente eventualmente sottratti.

Del resto, una sentenza passata della Cassazione parla chiaro: in caso di appalto a terzi di un servizio di polizia municipale, soprattutto nel caso non si tratti di un noleggio a canone fisso bensì anche con una percentuale sulla base di ogni verbale (la qual cosa, in questo caso, sarebbe ancora da dimostrare), le multe sono nulle.