Nubifragi e allagamenti, week-end di disagi a Pescara

E ora si fa la conta dei danni

26 Luglio 2010   10:37  

Voragini sulle strade, negozi e scantinati allagati, tombini in tilt e traffico impazzito. E ora, dopo il violento nubifragio di sabato sulla costa adriatica che ha investito in pieno Pescara, si fanno i conti dei danni.
Disagi in tutti i quartieri, al parcheggio dell'ospedale, completamente allagato, è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco con le idrovore.
Una sessantina gli interventi dei pompieri in tutta la provincia, dove si sono registrati allagamenti, cadute di alberi e rotture di cavi della corrente elettrica.
Notevoli problemi anche al traffico, al ripristino della viabilità hanno lavorato per tutta la giornata di sabato i vigili urbani, che sono dovuti intervenire anche per soccorrere un automobilista rimasto intrappolato nell'acqua accumulatasi al sottopasso della Fater.

Allagate anche via Ferrari e via De Gasperi, acqua e fango anche nel rione San Giuseppe, in via Rigopiano, e la situazione è stata critica all’incrocio tra via del Circuito e via Ferrari, dove l’acqua alta, al passaggio di pullman e auto, provocava delle onde che hanno invaso i negozi, tanto da spingere i vigili urbani a dover bloccare momentaneamente la viabilità in attesa che l'acqua riprendesse a defluire nei tombini.

I danni maggiori li hanno subiti i commercianti, soprattutto quelli della zona dei Colli Innamorati, via Fonte Romana, via di Sotto e via del Circuito-via Ferrari, dove l'invasione dell'acqua ha interrotto il traffico. Convocati stamattina in Comune, gli esercenti dovranno fornire una stima dei danni subiti. Sarà poi fissato un vertice fra l'amministrazione e i vertici dell'Aca per capire cosa sta accadendo sul territorio.

Il maltempo e le sue conseguenze stanno provocando anche reazioni politiche. "Nell'alternarsi delle amministrazioni comunali un dato rimane certo - per Maurizio Acerbo di Rifondazione - ad ogni temporale estivo la città si allaga e Pescara si trasforma in una piccola Venezia". "Queste sono le conseguenze - aggiunge - di una politica scellerata e condivisa da quasi tutti che ha portato a una cementificazione selvaggia e conseguente impermeabilizzazione del territorio e insufficienza delle reti. La pioggia è un evento naturale, gli allagamenti no".


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