Numero chiuso all'Università dell'Aquila: Perchè?

13 Maggio 2014   20:58  

Nella seduta odierna di Senato Accademico convocata alle ore 15, la Rettrice ha comunicato che il Consiglio di Amministrazione NON avendo raggiunto il numero legale, NON ha deliberato in merito ai Regolamenti didattici dei corsi di studio per l’anno accademico 2014-2015. E' facilmente deducibile che la non partecipazione dei Consiglieri di Amministrazione alla seduta odierna sia da ricondurre al fatto che NON sono intervenuti elementi aggiuntivi tali da giustificare una nuova delibera da parte del CdA su una proposta già BOCCIATA DAL MEDESIMO ORGANO ACCADEMICO nella seduta del 9 maggio u.s..

La Rettrice, nonostante ciò, ha deciso di portare UGUALMENTE all'approvazione definitiva del SENATO la sua proposta di inserire il numero chiuso nei Corsi di Scienze Psicologiche Applicate, Biotecnologie e Scienze Biologiche, contravvenendo esplicitamente alle disposizioni di legge e statutarie. Come avvenuto nella seduta mattutina, anche nel pomeriggio, i Senatori afferenti al Dipartimento MeSVA, hanno disertato la votazione ritenendo del tutto illegittimo l'iter seguito: non essendoci, infatti, il previsto parere FAVOREVOLE da parte del CdA l’introduzione del numero chiuso nei corsi di Biotecnologie, Scienze Biologiche e Scienze Psicologiche Applicate, dopo che TUTTI gli altri Organi Statutari competenti si erano espressi contro la limitazione degli accessi (Consiglio di Area Didattica, Consiglio di Dipartimento, Consiglio Studentesco, Consiglio di Amministrazione); anche a loro tutela, hanno ritenuto opportuno NON votare una proposta il cui iter era del tutto non conforme a quanto previsto dalla LEGGE 240/2010 e dallo STATUTO di Ateneo.

Nel MERITO DELLA PROPOSTA DELLA RETTRICE DI INSERIRE IL NUMERO CHIUSO, gli elementi oggettivi di contrarietà più volte esposti nel corso delle sedute degli organi accademici hanno previsto un ampia discussione che ha riguardato molti punti che possono essere riassunti come segue:

1)La scadenza dellaccordo di programma tra MIUR e UNIVAQ per gli anni 2012-2014, che prorogava i contenuti degli articoli 2,3,4 e 5, dellaccordo di programma stipulato per il triennio 2009-2011, non ha visto, ad oggi, la nuova governance impegnata in sede ministeriale in una concertazione finalizzata al raggiungimento di un nuovo accordo di programma.

2)Il rapporto popolazione studentesca/numero di abitanti nella città (30%) è considerato da tutti un fattore determinante e cruciale per il rilancio del nostro territorio, considerando il ruolo fondamentale del nostro ateneo nel contesto socio-economico locale; è bene ricordare a questo riguardo, come previsto dal documento OECD, lofferta didattica dei prossimi anni va progettata in stretta consultazione con la comunità imprenditoriale, le organizzazioni sociali e le istituzioni.

3)Lofferta formativa per lanno accademico 2014/2015, approvata dai Consigli di Dipartimento, è in grado di consentire il rispetto di tutti i requisiti di sostenibilità previsti dalla normativa vigente. In questa ottica, e nel pieno rispetto dei vincoli imposti dal MiUR, il MeSVA, su proposta dei Consigli di Area Didattica di riferimento per ciascun corso di studio, ha definito lofferta formativa di propria competenza. Inoltre va evidenziato che le percentuali di abbandono nei Corsi di Studio interessati dallintroduzione del numero chiuso sono del tutto confrontabili con quelle rilevate in molti altri corsi dellAteneo.

4) Va infine osservato che in merito alla previsione del numero di studenti attesi, come si evince dalle proiezioni effettuate dallAnagrafe Nazionale Studenti, questi risulteranno verosimilmente più bassi a causa delle reintroduzione del pagamento delle tasse e delle ancora difficili condizioni di residenzialità. In queste condizioni, la scelta di introdurre il numero programmato appare quantomeno inopportuna. Ebene precisare, infine, che i 4 corsi interessati dalla proposta da noi contestata sono quelli a maggiore numerosità e che con lintroduzione del numero chiuso il numero di studenti iscritti al primo anno passerebbe complessivamente dagli attuali 2607 ai previsti 930 con una perdita netta di circa il 64%. In aggiunta, va rilevato che il 100% degli altri Corsi di Laurea triennale attivi nel nostro Ateneo, hanno TUTTI una numerosità di iscritti gravemente al di sotto del potenziale formativo indicato dai Dipartimenti (range: da -20% a -83%). Sui Corsi di Laurea Magistrale si rileva, addirittura, la presenza di Corsi con negatività che supera abbondantemente il 90% (Es: 4-7 studenti iscritti a fronte di un potenziale formativo pari a n. 80).

Alla luce di queste considerazioni, oltre alla evidente illegittimità della procedura adottata, consideriamo nel merito del tutto immotivata ed inopportuna la scelta di introdurre il numero chiuso a livello locale per i corsi di laurea più attrattivi del nostro ateneo non soggetti ad alcuna programmazione nazionale.

(Membri del Senato Accademico) F.to Prof.ssa Maria Grazia Cifone F.to Prof.ssa Fernanda Amicarelli F.to Prof. Maurizio Biondi F.to Prof. Carmine Marini F.to Prof.ssa Anna Maria D’Alessandro


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore