Nuova forte scossa, torna la paura a L'Aquila

Magnitudo 4.1 nei pressi di Collebrincioni

03 Luglio 2009   13:28  

Una forte scossa di terremoto e' stata avvertita all'Aquila alle 13,04. Il sisma, di magnitudo 4.1, e' stato registrato dall'Ingv.   All'interno della scuola della Guardia di Finanza, dove sarà' ospitato il G8, la scossa ha fatto vibrare tutta la struttura in cemento armato. Sono scattati gli allarmi delle auto parcheggiate nella zona. La gente è scapata di casa, ed anche fuori dalle tende. In mattinata dopo le 11 si era verificata un'altra scossa questa volta di magnitudo 3.6 secondo il Centro Sismologico Euro-mediterraneo e l'Ingv.
Le zone limitrofe all'epicentro sono state L'Aquila e Collebrincioni. 

Due scosse di terremoto sono state avvertite dalla popolazione anche questa notte nell'Aquilano.  L'evento sismico più intenso, di magnitudo 3.4, è stato registrato dall'Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia alle 3:14, con epicentro tra L'Aquila, Villagrande e Fossa, e seguito da una replica di intensità 2.7 a quattro minuti di distanza. In precedenza un'altra scossa era stata registrata alle 2:16, con magnitudo 2.3 ed epicentro localizzato nel distretto sismico della Valle dell'Aterno.

PANICO DAL DENTISTA

Le due scosse che hanno colpito in mattinata L'Aquila hanno provocato panico ovunque, non solo negli uffici pubblici e tra la gente che era rientrata in casa. In uno studio dentistico un'anziana signora, durante la medicazione, subito dopo la scossa delle 13.03 (di magnitudo 4.1), è fuggita raggiungendo le scale. La donna è stata fermata e soccorsa. Ha poi ceduto a una crisi di nervi e di panico. Lo studio dentistico è stato chiuso perché i pazienti in attesa hanno rinunciato alle cure del medico rinviando l'appuntamento.

A SEGUIRE NUBIFRAGIO 

Nel primo pomeriggio sull'Aquila si è abbattuto un violento  nubifragio. La pioggia battente ha allagato le strade dove si è circolato con difficoltà ma soprattutto si sono  allagato ancora una volta le tendopoli dove le migliaia di sfollati saranno ancora una volta alle prese con gravissimi disagi. Nelle vie centrali della città si sono formate lunghe file mentre la circolazione è molto difficile in periferia dove il traffico è comunque molto sostenuto.

INGV: LE SCOSSE DURERANNO MESI

Le scosse sismiche di queste ultime ore avvertite dalla popolazione e registrate dalla strumentazione nella provincia de L'Aquila rientrano, pur essendo di significativa magnitudo (pochi minuti fa ce n'e' stata una pari a 3.6, ndr) rientrano pero' in quello che i tecnici dell'Ingv definiscono "progressivo decadimento" di un sisma forte, come quello del 6 aprile. Quello che invece preoccupa i ricercatori e' quanto sta avvenendo a nord de L'Aquila, verso la provincia reatina, in particolare nella zona compresa tra il lago di Campotosto e Amatrice: qui sono giorni ormai che le strumentazioni registrano repliche sismiche. "Stiamo seguendo il fenomeno con attenzione e preoccupazione - dice all'Agi il sismologo Fabrizio Galadini, direttore della sezione milanese dell'Ingv - perche' sicuramente c'e' migrazione sismica. Quella faglia dei Monti della Laga puo' generare terremoti forti, pero' precisiamo che non e' detto possa accadere. E' un fenomeno che oltre ad essere importante dal punto di vista sismogenetico e' anche preoccupante, senza per questo voler da parte nostra creare allarmismo. Tocca ad altri, alla protezione civile, decidere e pianificare il da farsi". L'ultimo terremoto importante nella zona della Laga risale al 1639, e fu l'area di Amatrice ad essere colpita, anche se in misura non paragonabile per gravita' a quella del 6 aprile scorso nell'aquilano, "ma la faglia appenninica a ridosso dei Monti della Laga e che corre lungo il versante occidentale degli stessi ha sicuramente una sismicita' che si colloca su quell'area e va seguita con attenzione". Il sismologo dell'Ingv precisa che "ad oggi non esiste alcun modo per capire l'evoluzione di un fenomeno sismico in corso. Il problema e' sicuramente di protezione civile, il nostro compito e' quello di comunicare quello che registriamo e quello che si ritiene possa essere un'evoluzione del fenomeno. Noi siamo solamente ricercatori", sottolinea Galadini. Quanto alle scosse nell'aquilano, non e' detto che nei prossimi giorni, in coincidenza con il G8 de L'Aquila, non possano ripetersi con l'intensita' di queste ultime ore, "e' possibile piu' che probabile", precisa il sismologo.

GLI ESPERTI GIAPPONESI NON SI ESPRIMONO

 Non siamo soliti esprimere commenti su eventi che non sappiamo se si verificheranno". Ha risposto così un funzionario del ministero degli Esteri giapponese all'ANSA che gli chiedeva una valutazione rispetto alla nuova scossa di terremoto, di 4.1 gradi Richter, verificatasi oggi all'Aquila, dove mercoledì prossimo prenderà il via il summit del G8. Nelle scorse settimane una delegazione giapponese, dopo un sopralluogo nel capoluogo abruzzese, aveva espresso parere positivo sulle strutture e la logistica del vertice.

BERLUSCONI: ''LE SCOSSE SONO UN  PROBLEMA PER IL RIENTRO NELLE CASE, NON PER IL G8''

ll fatto e' che queste continue scosse impediscono i rientri nelle case ma al momento non c'e' nessun allarme per il G8. Silvio Berlusconi in Consiglio dei ministri, spiegano alcuni partecipanti alla riunione, si e' soffermato cosi' sui lavori di ricostruzione in Abruzzo annunciando ai presenti la nuova scossa che si e' verificata oggi a L'Aquila. Stiamo facendo tutto il possibile per riportarli a casa, il problema e' questo sciame sismico, ha ripetuto il premier che nel tardo pomeriggio si rechera' di nuovo al ministero dell'Economia per chiudere il workshop organizzato dal ministro Tremonti

 

 


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