Nuova giunta: in pole position Giuliante, Verì e De Fanis

E intanto si litiga per il buco della sanità

04 Dicembre 2010   08:36  

In queste ore impazzano in Regione il toto numeri sul debito della sanità ( trecento milioni di nuovo buco?) e ancor più il totonomi relativo al rimpasto di giunta, che senz'altro appassiona di più i diretti interessati. Questi gli ultimi aggiornamenti.

Fonti vicine agli efficientissimi emissari romani i senatori Piccone e Di Stefano confermano i pronostici: al posto di Daniela Stati e Lanfranco Venturoni e l'assessore tecnico Federica Carpineta, entreranno in Giunta, forse a sorpresa prima del 14 dicembre, come assessore aquilano il capogruppo del Pdl, Gianfranco Giuliante. Il secondo assessorato dovrebbe andare al consigliare regionale chetino Luigi De Fanis. Forte candidatura però è anche quella di Nicola Argirò. Bravo ed efficiente amministratore, ma soprattutto chietino anch'esso, come il coordinatore Di Stefano. Il terzo assessore sarebbe il consigliere pescarese del Pdl Nicoletta Verì.

Per gli scontenti e rimossi, ovvero il consigliere aquilano Luca Ricciuti e l'(ex)assessore Federica Carpineta nessun problema, per loro c'è una candidatura alla Camera in alta posizione in lista, con elezione sicura. Comodità dell'attuale legge elettorale che consente ai caporioni di partito di nominare gli onorevoli anche prima che siano stati votati dal popolo.

Se questo è il probabile quadro, allora niente poltrone per Francesco Carli, che dovrà dunque occuparsi esclusivamente della liquidazione di Abruzzo Egineering e affrontare il nodo del futuro dei circa 200 dipendenti che in questo momento è denso di nubi.

Niente assessorato per il destro Luigi D'Eramo, che ricorda ''gli ottimi rapporti tra il segretario nazionale Storace e Berlusconi'' e si attende in Abruzzo un riconoscimento, alla sua persona, per la coerenza politica finchè mostrata, a differenza dei traditori finiani.

Una cosa è certa la delega più pesante, quella alla sanità se la terrà per sé il presidente e pluri-commissario Chiodi, che oggi in conferenza stampa smentirà con forza l'opposizione che ha parlato di un nuovo buco di 300 milioni nel disastrato capitolo del debito sanitario.

''Non appena saranno resi noti i dati sul deficit sanitario regionale, l’opposizione non potrà che chiedere scusa a tutti i cittadini abruzzesi'', ha così replicato il presidente agli attacchi del centrosinistra.

ll vicepreside del Consiglio regionale Giovanni D’Amico, del Pd, ha in tutta risposta chiesto al sub-commissario alla sanità Giovanna Baraldi copia dei verbali della seduta di giovedì del Tavolo di monitoraggio del Ministero, ''per una definitiva verifica dei conti'' e chiede a Chiodi le cifre sul deficit 2010, e un confronto pubblico.

Per D'Amico il buco non solo c'è eccome ma dipende soprattutto dall' allegra gestione finanziaria degli anni 2004 e 2005, cioè dal governo di centrodestra di Giovanni Pace. A quei tempi ricorda D'Amico ''vigeva l’abitudine di non iscrivere in bilancio per competenza il 100% delle risorse del Servizio Sanitario, ma solo il 95%, per poter destinare i circa 100 milioni di euro risultanti alle spese discrezionali ed alle stesse leggi “omnibus” che hanno determinato l’esplosione del debito regionale. Tale grave violazione delle regole di bilancio è stata corretta dal 2007 e successivamente anche per il 2006.''

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore