Obama e Chiodi, destini che si intrecciano ancora una volta.

Chi lo avrebbe solo pensato qualche tempo fa quando il "nostro" Gianni si scontrava in Consiglio comunale a Teramo contro il solito Antonio Topitti.

Oggi il Presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi è uomo politico navigato, ha ospitato un G8 a L'Aquila, ha in mano la sanità abruzzese, è commissario governativo per la ricostruzione, un potere economico immenso per la nostra piccola realtà di provincia.

Chi se lo sarebbe immaginato quando li abbiamo visti insieme sorridenti con il Guerriero di Capestrano alle spalle, Chiodi e Obama che sarebbero stati accomunati da ancora un altro obiettivo, la riforma sanitaria.

Certo con le debite proporzioni, ma in fondo si tratta sempre di spendere i soldi dei contribuenti in modo migliore.

Oggi Obama combatte per non far smantellare quella riforma sanitaria che gli ha bloccato l'attività politica per tanto tempo (un anno e mezzo) e che è stata il suo principale cruccio dall'arrivo alla Casa Bianca.

Chiodi, invece, combatte in questi giorni per ottenere risorse, risorse importanti da distribuire in regione per far sopravvivere i piccoli ospedali, magari riformandoli, ma continuando a farli esistere e a mantenere occupato chi dentro gli ospedali ci lavora.

Due obiettivi distinti ma simili, il Presidente americano costretto a "distogliere" risorse per finanziare la sanità pubblica, quello abruzzese deve invece far cassa, tagliare gli sprechi che in tanti anni le giunte regionali hanno perpetrato e che gli stessi loro elettori, però, ad ogni scrutinio vidimavano!

Ecco che Obama proprio ieri sera (ora italiana) ha svelato alla CBS, inconsapevole di essere registrato, alcuni retroscena sulle fortissime pressioni che riceve per "smantellare" la sua riforma.

Gianni Chiodi, invece affida i suoi pensieri "in libertà" a facebook, con il telefonino da qualche giorno aggiorna i suoi "fan" dei progressi della riunione stati regione.

Forse il paragone non è giusto per nessuno, ma fa ben capire come la sanità rivesta da sempre il vero volano dell'economia mondiale, gli sprechi e le sovrastrutture hanno per tanto, forse troppo tempo ingrassato le pance di troppi "imprenditori", politici, amici, famigliari, tanto che oggi è così intricato trovare il bandolo che neanche la gente riesce a capire.

Obama e Chiodi, una volta si sarebbe riso solo a pensarlo, ma oggi il locale è sempre più legato all'internazionale tanto da essere specchio e conseguenza.