Ombre e Tarantini sulla ricostruzione aquilana

Un'inchiesta de Il Fatto

10 Febbraio 2010   13:59  

In queste ore drammatiche per la Protezione civile il quotidiano Il Fatto torna all'attacco del forse ex-capo della Protezione civile Guido Bertolaso con un inchiesta a firma di Antonio Massari.

 

TARANTINI, I FRATELLI CALVI E GLI AFFARI SUL G8 DE L'AQUILA

di Antonio Massari

 

C'è un filo rosso che lega Gianpi Tarantini con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso.
Un filo rosso che va seguito passo dopo passo. Incontro dopo incontro. Data dopo data. E che trovaun punto di congiunzione in Gian Michele Calvi, "braccio des t ro " di Bertolaso, fratello di quelGian Luca Calvi, amministratore delegato della "Myr mex", che ha rilevato l'azienda della famiglia Tarantini.
Gian Michele Calvi oggi è uno degli uomini più potenti della Protezione Civile: professore universitariodell'Università di Pavia, al dipartimento di Meccanica strutturale, nonché direttore dell'Eucentre,organismo fondato dalla Protezione Civile, oggi dirige il progetto C.A.S.E., ovvero la ricostruzione
post terremoto dell'Aquila. Un progetto che riguarda ben 183 edifici: 4.600 appartamenti per 17mila persone. Appalti per 695 milioni di euro.
E ora torniamo a Tarantini. Lasciamo sullo sfondo le escort che "Gianpi" presentava al premier.
Teniamo a mente, piuttosto, il suo obiettivo: "Gli ho solo chiesto di presentarmi il responsabiledella Protezione Civile, il dottor Guido Bertolaso, in quanto volevo che Enrico Intini (noto inprenditorepugliese, ndr), mio amico, con il quale avevo stipulato un contratto di collaborazione, potesse esporre,
allo stesso Bertolaso, le competenze del suo gruppo industriale, nella prospettiva di poter lavorarecon la Protezione Civile. Una sera Berlusconi mi presentò Bertolaso, con il quale, in seguito, mi sono incontrato unitamente a Intini".
Tarantini spiega che affari non ce ne furono. Ma restiamo alle cronachedi quei giorni. È lo stesso Intini che spiegherà - al Corriere della Sera - d'aver firmato una consulenza da 150mila euro a Tarantini. Intini - con la sua SMA - si occupa anche di "costruzioni generali, sistemi e servizi per la protezione ambientale e la gestione dei rischi n a t u ra l i ". Ambiti che ben s'inseriscono negli affari che la Protezione Civile affida in appalto. La consulenza offerta da Intini viene raccolta, da Tarantini, con una sua nuova società: la C&G Consulting.
Diamo un'occhiata alle date e ai nomi di questa storia.
L'incontro a Palazzo Grazioli, tra Gianpi e Bertolaso, secondo una testimone, avviene il 2 dicembre 2008. Bertolaso, attraverso il suo staff, smentì l'episodio (ricostruito la scorsa estate da la Repubblica). Ma torniamo alle date. Soltanto un mese prima della cena in questione, Berlusconi, emana un'ordinanza. È la n° 3170, firmata il 31 ottobre 2008, riguarda la Protezione Civile e -
per la precisione - il "G8". Berlusconi sostuisce il terzo "soggettoattuatore " in pochi mesi. Dal 19 marzo al 13 giugno 2008, il "soggetto attuatore" di tutte le opere del "G8" è Angelo Balducci. Il 13 giugno, un'ordinanza del premier, lo sostituisce con l'ingegnere Fabio De Santis. Il 31 ottobre, l'ennesima capriola: fuori De Santis, dentro Gian Michele Calvi, che diventa il nuovo braccio operativo dellA Protezione Civile per il summit degli 8 grandi della terra. Siamo a ottobre e, come sappiamo, Gianpi ha già portato decine di donne a Berlusconi. Inclusa Patrizia d'Addario.
Inizia a chiedere il conto: vuole conoscere Bertolaso. E in quel momento, come adesso, il braccio destro di Bertolaso si chiama Gian Michele Calvi. Di lì a poco - causa il terremoto dell'Aquila -avrà tra le mani i cordoni della borsa: parliamo di oltre 600milioni di euro. Esclusi gli appalti coperti da segreto di Stato per il G8: per il summit, sul sito della Protezione Civile, scopriamo che si spendono, soltanto per il "rimborso oneri pubbliche amministrazioni", ben 41 milioni di euro. Si scopre anche che un appalto per la ristorazione, nel novembre 2008, viene affidato a una società partecipata da Tarantini, la "Prod.eco. Srl". I soci di maggioranza, però, dicono di non sapere che "Gianpi" avesse una quota nelle società partecipate. E aggiungono che l'appalto arrivava dall'Arma dei Carabinieri. In realtà, il dato più interessante, è un altro: Gianpi, proprio a ridosso degli incontri con Bertolaso, siamo a dicembre 2008, costituisce la sua nuova società, la "G&C Consulting", con la quale abbandona le protesi sanitarie e ottiene una consulenza dalla SMA, di Enrico Intini, che, come abbiamo visto, si occupa di un business molto vicino al settore della Protezione Civile. La società nasce il 20 gennaio. Tre settimane dopo gl'incontri con Bertolaso.
E il soggetto attuatore per il "G8" a l'Aquila, in quel momento, è Gian Michele Calvi. È lui l'uomo
che controlla appalti per centinaia di milioni di euro. Sei mesi dopo, però, scoppia lo scandalo d'Addario. Tarantini è bruciato. La G&C Consulting non chiude un solo affare. E anche la società di famiglia, la Tecno Hospital, versa in gravi condizioni. Ma a rilevarla - con un atto, citiamo testualmente, "di trasferimento di proprietà o godimento d'azienda" - è la Myrmex di Gian Luca Calvi. Fratello di Gian Michele, il braccio destro di Bertolaso.
La "Myrmex" "s'impegna ad acquistare ", per 300mila euro, i beni mobili, inclusi il software, ed esclusi debiti e crediti. E il filo rosso si chiude. Ritorna, da Tarantini, agli uomini vicini a Bertolaso e Berlusconi. Nessun reato. Soltanto questo strano filo rosso.

 

 

 


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