Ombrina Mare, il progetto della Rockhopper passa con prescrizioni l'esame Via

Nuove proteste, si attende parere del Consiglio di Stato

17 Marzo 2015   10:59  

L'incubo petrolio torna a farsi più minaccioso che mai, per la Costa dei Trabocchi e per l'intero Abruzzo, dopo gli ultimissimi sviluppi relativi ai progetti di estrazione nella zona.

Il progetto della Rockhopper ha superato, sia pure con prescrizioni, l'esame del comitato Via. Per il nulla osta definitivo all'operzione mancano infatti altri passaggi, su tutti il ricorso della stessa società petrolifera al Consiglio di Stato, con sentenza attesa il prossimo 5 giugno.

A tale data guardano appunto speranzosi tutti coloro che si oppongono al progetto, che prevede uno sfruttamento di 25 anni che frutterebbe 25 milioni di barili di petrolio e 200 milioni di metri cubi di gas naturale.

Tante le battaglie già condotte dagli oppositori, associazioni ambientaliste, istituzioni e semplici cittadini; in particolare, il ricorso al Tar vinto da Provincia di Chieti, Comune di Fossacesia ed alcune associazioni.

La maggior parte degli abruzzesi, e questo appare sin troppo chiaro, non vuole la perforazione della costa: le poteste, quindi, continueranno, ed il governatore Luciano D'Alfonso ha già voluto ribadire la propria ferma volontà di impedire che il progetto possa essere avviato.


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